Forse non tutti sanno che i nostri territori, prima della conquista romana, erano popolati dai celti e che il nome stesso di Brianza deriva dal termine celtico per indicare le colline e le alture: brig o bricch. E quanti sanno che una trentina di anni fa a Vimercate è stata rinvenuta una dracma pagana risalente al I secolo a.c. di cui ora sembrerebbe se ne siano perse le tracce?
Tenere viva la conoscenza e la tradizione di questo popolo antico è il compito che si è assunto il “Popolo di Brig”, un’associazione fondata ufficialmente a Vimercate nel 2007, che con le sue attività si propone di far conoscere a cultura, gli usi e costumi delle popolazioni che abitavano il nostro territorio a cavallo tra il III e il II secolo A.C.
Il Popolo Brig di Vimercate fa un tuffo nel passato
«L’associazione si è costituita ufficialmente come gruppo di rievocazione storica nel 2007 – spiega Federico Caccia -. Nasce dalla volontà di alcuni ex alcuni rievocatori medievali che si sono interessati sulla che era la presenza celtica in quella che era chiamata dai Romani la Gallia Cisalpina. Dopo le prime rievocazioni “di prova” è partita tutta una fase di studio e ricerca su fonti storiografiche, e sui reperti presenti nei diversi musei del nord Italia». Il filo che lega il nostro territorio a queste antiche popolazioni è per certi versi evidente: «In Brianza non ci sono solamente i reperti a raccontare la presenza celtica ma anche le toponomastica – prosegue Caccia –. Il nome stesso di Brianza deriva dal termine brig, bricch, che veniva utilizzato per chiamare le colline e le alture».
Il Popolo Brig di Vimercate e la dracma dispersa
Nelle rievocazioni storiche e nei campi allestiti dal Popolo di Brig si possono assistere a diverse attività volte a far conoscere usi e costumi degli antichi celti: dalle scenette storico-didattiche, alle simulazioni di combattimenti fino ai lavori di artigianato e la preparazione di cibi tipici : « Il nostro obiettivo è la divulgazione e la rievocazione storica è il mezzo – continua Caccia -. Tutto quel che facciamo e tutte le nostre riproduzioni si basano su ricerche, studi approfonditi, e sui reperti custoditi nei musei e durante le manifestazioni cerchiamo di coinvolgere il pubblico perché l’interazione è fondamentale».
Tra le proposte promosse durante le iniziative anche quella del conio della moneta simile a quella ritrovata a Vimercate: «Una dracma celtica rinvenuta durante gli scavi in piazza Marconi. Essendo noi di Vimercate negli anni è diventata un po’ la nostra mascotte. Peccato che dell’originale dopo essere stata portata al museo di Biassono e poi a Vimercate al momento sembra se ne siano perse le tracce».