Papa Francesco ha canonizzato domenica 18 ottobre in piazza San Pietro, all’interno del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia, i Beati Luigi e Zelia Martin, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino. Si tratta del primo caso di canonizzazione di una coppia. Bergoglio ha detto più volte di essere particolarmente legato alla “Santa delle rose”, alla quale si affida. Intervistato dal magazine francese Paris Match il pontefice ha detto tra l’altro: «A lei, che si è lasciata semplicemente sostenere e trasportare dalla mano del Signore, chiedo spesso di prendere nelle sue mani un problema che ho di fronte, una questione che non so come andrà a finire, un viaggio che devo affrontare. E le chiedo, se accetta di custodirlo e di farsene carico, di inviarmi come segno una rosa. Molte volte mi capita poi di riceverne una…»
Il primo miracolo, riconosciuto dalla chiesa, operato da Dio per intercessione di Luigi e Zelia Martin, genitori appunto di Santa Teresa, è avvenuto a Muggiò nel 2002 e aveva portato la coppia alla beatificazione. Il 25 maggio, all’ospedale San Gerardo di Monza, Pietro Schilirò, quinto figlio di Adele e Walter, è appena nato ma non è in grado di respirare autonomamente.
I medici chiedono ai genitori di poter eseguire una biopsia polmonare per capire se il neonato sia stato colpito da un’infezione molto grave o sia invece affetto da una malformazione congenita. Un’operazione pericolosa per Pietro e i genitori decidono di procedere prima con il battesimo del piccolo e contattano padre Antonio Sangalli, carmelitano che viveva al Carmelo di Monza e amico da tanti anni, il quale dona un’immaginetta dei coniugi Martin raccontando che la coppia aveva perso quattro figli in tenera età, e quindi avrebbe potuto essere d’aiuto e conforto in quel momento di fatica e dolore e invita la famiglia a iniziare subito la novena ai Martin.
Il giorno seguente viene effettuata la biopsia sui piccoli polmoni di Pietro e il risultato dell’esame istologico non lascia speranze: “malformazione congenita maturativa del polmone”. La notte viene trascorsa in preda alla preoccupazione,e alla preghiera allargata ad amici, parenti ai quali di genitori chiedono loro di pregare per l’intercessione dei coniugi Martin consegnando loro l’immaginetta.
Il 26 giugno il bambino ha delle forti crisi respiratorie e il primario dell’ospedale non dà speranze. Mamma Adele chiede a tutti di intensificare la preghiera. E il 29 giugno quando ormai tutti erano pronti al peggio, la svolta; l’infermiera è incredibilmente ottimista perché ha potuto ridurre la quantità di ossigeno da somministrare a Pietro che iniziava a dare i primi segni di voler respirare da solo. Tre giorni dopo Pietro viene estubato, comincia a respirare autonomamente. Il 27 luglio il piccolo torna a casa.
Padre Antonio parla con i medici e informa la diocesi della straordinarietà di ciò che è accaduto e inizia il processo canonico dove sono stati intervistati tutti i testimoni che hanno partecipato alle cure per Pietro. Dopo un mese di indagini il cardinale Tettamanzi chiude il processo canonico e nel 2008 Papa Benedetto XVI conferma che la guarigione di Pietro è un fatto miracoloso, opera del Signore attraverso l’intercessione dei coniugi Martin e fissa per il 19 ottobre 2008 la cerimonia del rito di Beatificazione a Lisieux.
Quattro giorni prima della beatificazione di Luigi e Zelia Martin, si compie un altro miracolo con la guarigione di Carmen una piccola bimba spagnola colpita da una emorragia intraventricolare di quarto grado. Questo secondo miracolo ha aperto la strada della santificazione dei coniugi Martin.
Durante il Sinodo le reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino e dei suoi genitori saranno esposte in Santa Maria Maggiore a Roma poi il 24 ottobre inizieranno il percorso di ritorno a Lisieux. La prima tappa di questo viaggio sarà la città di Muggiò, dove arriveranno sabato proprio il 24 alle 18 nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Verranno esposte ai piedi dell’altare e verrà celebrata la santa messa da Padre Antonio Sangalli, vice postulatore della causa di canonizzazione dei coniugi Martin. Alle 21.15 raggiungeranno poi il Carmelo di Monza dove resteranno esposte per tutta la giornata di domenica.