«Vanno restituiti a tutti cittadini tutti gli importi eccedenti, fino all’ultimo euro, della tassa rifiuti versata in eccesso dai cittadini monzesi». Il Movimento 5 Stelle (nella foto, il consigliere Nicola Fuggetta) ha presentato una mozione in consiglio comunale per far chiedere alla giunta di prendere provvedimenti a seguito della sentenza che ha coinvolto la ditta Sangalli, titolare dell’appalto per lo smaltimento dei rifiuti in città. «È stato accertato dalla magistratura che il contratto con la ditta Sangalli è stato firmato dietro il pagamento di tangenti atto ad ottenere costi fuori mercato a danno di tutti i cittadini monzesi. Nei comuni a noi vicini il costo del servizio è di circa 20% in meno e per 5 anni i cittadini monzesi hanno pagato un costo che non avrebbero pagato se non ci fosse stata l’azione criminale» si legge nella mozione. L’accordo per la riduzione del canone di servizio di 5 milioni di euro firmato tra Comune e Sangalli (sul quale si fonda anche la mozione del M5S) ha anche scatenato reazioni a catena in altre città italiane dove la ditta Sangalli aveva contratti d’appalto per lo smaltimento dei rifiuti: «A Monza si è raggiunto un accordo per uno sconto di 5 milioni di euro, e perché ad Andria no?» si è lamentato il deputato pugliese Giuseppe D’Ambrosio.
Il Movimento 5 stelle: «Restituite ai monzesi i soldi della Sangalli»
Tarsu troppo cara negli anni scorsi a causa dell’appalto di Monza alla ditta Sangalli: l’azienda rientra nei confronti del Comune per 5 milioni di euro. Ma il Movimento 5 stelle fa un passo avanti: «Restituite ai monzesi quei soldi».