Giuseppe Civati si è dimesso da segretario di Possibile, il movimento che avevano fondato nel 2015 dopo essere uscito dal Partito democratico: «Non sono riuscito a dare una speranza a questo paese. Per questo mi dimetto e per questo il gruppo dirigente di #Possibile si presenta dimissionario con me» ha scritto sui social annunciando la decisione agli stati generali del partito a Bologna, sabato 17 marzo.
All’origine gli scarsi risultati ottenuti con la formazione elettorale LeU, Liberi e Uguali. Al Cittadino, pochi giorni prima, Pippo Civati già detto a proposito di Leu che «questa esperienza si è rivelata insufficiente. Siamo partiti tardi, è stata presa in prestito da Pietro Grasso, non si è vista la ricchezza del progetto, alcune proposte erano imprecise e tanti candidati fuori posto. Io avevo un collegio sicuro che, però, è stato dato a Laura Boldrini».
Non sono riuscito a dare una speranza a questo paese. Per questo mi dimetto e per questo il gruppo dirigente di #Possibile si presenta dimissionario con me. @civati #StatiGenerali #Possibile #Bologna
— Possibile (@PossibileIt) 17 marzo 2018
E ancora: «Noi – spiega Civati – ci metteremo in discussione in modo sereno, se lo faranno anche gli altri forse riusciremo a capire se Leu potrà proseguire in modo serio. Prima, però, dovremo vedere se si formerà un Governo e quale assetto politico avrà: quello che accadrà nei prossimi giorni non sarà ininfluente». Civati, che ha iniziato la carriera politica in consiglio comunale a Monza, ha dichiarato di avere intenzioni di continuare a occuparsi di politica, ma solo part time.
La mia nuova vita da non parlamentare comincerà dall’Estonia, dove hanno fatto quello che dovremmo fare noi: digitalizzare tutta la pubblica amministrazione. @civati #StatiGenerali #Possibile #Bologna
— Possibile (@PossibileIt) 17 marzo 2018