Il Coro Fioccorosso di Monza smette di cantare: l’annuncio dopo 60 anni di attività

Sessant’anni sono una vita. Oggi il Coro Fioccorosso di Monza, nato nel 1962, smette di cantare. Ecco perché.
Coro Fioccorosso
Coro Fioccorosso

Sessant’anni sono una vita. E l’hanno trascorsa insieme: ritrovandosi per le prove, mettendo a punto nuovi progetti, esibendosi in tutta Europa. «Il nostro appuntamento del martedì sera è sempre stato sacro: guai a non esserci, perché il coro è stato la nostra famiglia. Per questo adesso siamo amareggiati, e già pieni di nostalgia, nell’annunciare che il Fioccorosso non esiste più».

Il Coro Fioccorosso di Monza smette di cantare: i motivi

Guido Serenthà e Pino Cavenaghi, suoi storici membri, sfogliano l’album dei ricordi: lo fanno allacciandosi uno le parole dell’altro, in una catena di rimandi alle loro vite e alla storia della città che potrebbe non interrompersi mai.
«Il coro ha dato tanto a tutti noi, ma è stato importante anche per Monza: ecco perché ci sembra giusto annunciare il suo scioglimento».

Il perché va ricercato in tanti motivi: la difficoltà nel garantire il necessario rinnovamento generazionale, il cambiamento culturale, che porta i più giovani a considerare poco attrattive realtà come quelle del Fioccorosso, il duro colpo assestato dai lunghi mesi di pandemia e di restrizioni sanitarie.

Il Coro Fioccorosso di Monza smette di cantare: alcuni continuano ad Arcore

Ora, è vero: alcuni dei coristi hanno deciso di continuare a coltivare il loro hobby frequentando “Lo chalet” di Arcore, con cui negli ultimi tempi è stato stretto un importante sodalizio, ma è inutile girarci intorno: il Fioccorosso, così come generazioni di monzesi l’hanno conosciuto, non esiste più. Eppure a chi l’ha inventato questo coro, e a chi l’ha fatto vivere per decenni, ancora sembra impossibile.

Il Coro Fioccorosso di Monza smette di cantare: l’anno della fondazione

Tanto che tornare al 1962, anno della sua fondazione, non costa fatica: «Frequentavamo l’oratorio di San Biagio e un amico – ricordano – doveva celebrare la sua prima messa: per festeggiare il prete novello alcuni di noi avevano deciso di preparare alcuni canti. Il coro è nato così, quasi per caso, da un gruppo di ragazzi che presto è diventato un gruppo di amici e che, tra un “Gloria” e un “Credo”, si è divertito a cantare qualche canzone alpina».

Il Coro Fioccorosso di Monza smette di cantare: i motivi del nome, i traguardi

Il nome nasce al tempo della prima esibizione pubblica: i ragazzi indossavano come divisa pantaloni scuri, una camicia bianca e un fiocchetto rosso e «Fioccorosso è venuto da sé». Dopo diversi anni all’oratorio di San Biagio, dal 1973 il coro ha potuto contare su una sede messa a disposizione dai padri Barnabiti nel complesso del Carrobiolo, con l’ingresso da via Aliprandi: sono stati anni in cui si sono intensificate le esibizioni, i concerti, i premi ricevuti e i riconoscimenti attribuiti, e non è mancata la partecipazione a manifestazioni coinvolgenti, come ad esempio «il “Caelicantus” in Slovenia e uno spettacolare concerto in un fiordo della Finlandia».

Il Coro Fioccorosso di Monza smette di cantare: i protagonisti

Guido Serenthà, Sandro Belli e Samuele Locati i presidenti che si sono alternati alla guida del coro, che è stato diretto, in ordine temporale, da Piero Serenthà, Carlo Pozzoli, Paola Versetti, Gian Franco Freguglia, Marika Zonca e Silvia Manzoni: «Impossibile riassumere in poche parole sessant’anni di vita. Ora le canzoni sono finite e le luci sono spente. Ma siamo sicuri di questo: così come il canto, la musica e l’amicizia esisteranno per sempre, anche qualcosa del nostro Fioccorosso resta e resterà».