Incentivare l’incontro della domanda e dell’offerta di abitazioni in affitto, mettere in contatto inquilini e proprietari, sgravi fiscali e incentivi a chi metterà a disposizione appartamenti a canone convenzionato.Sono i servizi dell’Agenzia perla casa, un servizio pubblico gratuito che è già presente in diversi comuni italiani perdare una risposta a quelle famiglie che non hanno i requisiti per fare domanda di alloggio comunale, ma hanno redditi troppo bassi per sostenere gli attuali canoni di mercato. Dalla prossima settimana il servizio, più volte annunciato, sarà una realtà anche a Monza. L’annuncio è dell’assessore ai Servizi sociali Cherubina Bertola (nella foto) ed è la risposta all’emergenza sfratti che, da qualche anno, colpisce sempre più famiglie in città.
«L’agenzia è un servizio per intercettare il bisogno delle famiglie prima che si arrivi allo sfratto- spiega l’assessore- il Comune favorirà l’incontro tra proprietari e potenziali inquilini e si farà garante prendendo in affitto, a prezzi calmierati, degli appartamenti per quelle famiglie che non possono più sostenere gli attuali canoni di mercato».
Perché se è vero che in Brianza le famiglie che possiedono la casa in cui abitano sono l’85,2% contro l’81,1% della media nazionale, è altrettanto vero che chi è in affitto fa sempre più fatica a pagare l’alloggio in cui vive. A Monza c’è chi ricorda che due anni fa, la giunta non si era ancora insediata e già c’erano tre famiglie sotto sfratto davanti alla porta del sindaco.
«Non abbiamo mai lasciato nessuno per strada, – prosegue Bertola, sottolineando un impegno più volte dichiarato – ma siamo in una situazione di emergenza. Nel 2013 abbiamo aiutato 50 nuclei famigliari con sfratto da privato, lo scorso anno altre 60. Riusciamo soltanto a dare un tetto alle famiglie più fragili, dove ci sono anziani non autosufficienti, disabili o figli minori. In alcuni casi il Comune offre per alcuni mesi un appartamento in residence e aiuta nella ricerca di un lavoro, in altri contratta con il proprietario di casa per un affitto meno oneroso o paga i mesi arretrati». Numeri che rivelano un problema serio: «Per fortuna -prosegue l’assessore- delle cinquanta famiglie sostenute nel 2013 a una ventina è stato assegnato un alloggio comunale, altre venti sono state aiutate con una forma “di accompagnamento” (il Comune ha versato al proprietario un caparra di due mensilità, ndr) a trovare un alloggio con un affitto più equo, le altre dieci famiglie sono ancora a carico del comune che il 15 marzo apre un nuovo bando per l’assegnazione degli immobili».
La speranza è per molti un alloggio comunale, ma i 1.429 appartamenti che il Comune di Monza possiede non riescono a soddisfare la domanda che cresce: nell’ultimo bando ci sono state 689 richieste (413 nuove) per una sessantina di alloggi disponibili e ad oggi sono 590 in lista d’attesa.
«Per far fronte alle domande in aumento – spiega Bertola – abbiamo ristrutturato una ventina di alloggi che non erano più assegnabili, altri 40 saranno disponibili quest’anno e la previsione è di recuperarne altri 40 nel 2016. In crescita sono anche i morosi negli alloggi comunali, quest’anno arrivati al 30%».
Perché se è vero che in Brianza le famiglie che possiedono la casa in cui abitano sono l’85,2% contro l’81,1% della media nazionale, è altrettanto vero che chi è in affitto fa sempre più fatica a pagare l’alloggio in cui vive. Il numero degli sfratti a Monza, come nel resto della Brianza, è in costante crescita e non è un caso se il Tribunale di Monza ha deciso, l’anno scorso, di aprire un’apposita cancelleria di convalida sfratti.
Il nuovo servizio si trova al piano terra della sede di Via Vittorio Emanuele e dal maggio scorso, per far fronte alle numerose richieste, è aperto anche nel pomeriggio , dal lunedì al venerdì, dalle 14,40 alle 15,40.