Il ritorno del patto di stabilità preoccupa gli amministratori di tutti i Comuni: lo ha spiegato al consiglio comunale il vicesindaco di Monza Egidio Longoni giovedì 21 durante l’illustrazione del bilancio 2024. «Gli effetti – ha affermato – si faranno sentire dal 2025: vedremo quali saranno le regole perché se verrà limitata l’applicazione dell’avanzo rischieremo» di tenere al palo parecchie opere pur avendo le risorse per finanziarle, come accadeva alcuni anni fa.
Sul bilancio 2024 continueranno a pesare in modo considerevole le spese energetiche, le bollette di acqua e della luce che dovrebbero attestarsi a 11.278.700 euro mentre i trasferimenti dallo Stato caleranno per la prima volta dal 2018: il Governo Meloni, ha aggiunto Longoni, ha tagliato 200 milioni di euro dalle risorse destinate ai comuni e ha imposto una spending review di 100 milioni sulle spese informatiche.
Il Comune di Monza prepara il bilancio 2024: i numeri del prossimo anno
Il documento contabile prevede entrate per la parte corrente per 604.263.749 euro, circa 18 milioni in più rispetto al ’23, che si attesteranno a 621.201.500 con l’avanzo: i tributi dovrebbero portare nelle casse di piazza Trento e Trieste 91.543.721 euro mentre i trasferimenti da Roma e da altri enti dovrebbero fermarsi a 17.935.318 euro con un calo di 2 milioni rispetto all’anno che sta per finire. Le entrate in conto capitale dovrebbero salire a 50.580.000 con un balzo di oltre 6 milioni e quelle extra tributarie dovrebbero rasentare i 38.164.309 euro.
L’imu dovrebbe fruttare 36.236.459, la tari 19.135.000, l’addizionale irpef 19 milioni, l’imposta di soggiorno 380.000 euro mentre il recupero dell’evasione dovrebbe garantire quasi 5 milioni di cui 3.600.227 di imu non pagata.
Il Comune di Monza prepara il bilancio 2024: gli investimenti
Il 25% della spesa corrente, ovvero, 37.266.984 euro, sarà impiegato per il funzionamento della macchina comunale, poco meno di 36.272.845 euro per le politiche sociali, 22.138.924 euro saranno riservati alla tutela del territorio e dell’ambiente, 13.797.127 all’istruzione, 9.587.651 ai trasporti e alla mobilità, 6.105.456 all’ordine pubblico e alla sicurezza, 4.104.488 euro alla cultura.
«Destiniamo alle famiglie – ha commentato Longoni – oltre 34 milioni e le tariffe dei nostri asili sono tra le più basse della Lombardia». Il capitolo comprende, tra gli altri, 10.229.146 euro stanziati per i nidi e per i servizi all’infanzia, 8.768.399 per gli interventi rivolti ai disabili, 2.993.511 per gli anziani, quasi 5 milioni per le persone a rischio esclusione sociale, oltre 6 milioni per i progetti di natura sociale e sociosanitaria.
Il 39,43% delle spese in conto capitale, vale a dire 31.125.000 euro, sarà assorbito dai lavori nelle scuole tra cui la realizzazione della nuova sede della media Bellani e la riqualificazione dei quattro plessi di San Rocco, 16.468.670 serviranno per l’acquisto degli autobus elettrici e 11.621.301 per progetti di edilizia abitativa. L’avanzo disponibile a fine 2024 dovrebbe ammontare a 4.610.000 euro. Il dibattito in aula inizierà lunedì 15 gennaio.