Il comitati No Pedemontana di Lesmo preoccupato per il cantiere della Tratta C

Un'assemblea pubblica organizzata dal Comitato No Pedemontana a Lesmo per esporre i timori dell'arrivo del cantiere a settembre.

Il comitato No Pedemontana di Lesmo ha incontrato i cittadini nella serata di lunedì 25 marzo in un’assemblea pubblica in sala consiliare per fare il punto sulla situazione e tenere alta l’attenzione sul tema Pedemontana che, in questi mesi, sembra diventare sempre più concreto. Nelle scorse settimane sono iniziati infatti, in zona Usmate, i lavori per la bonifica da ordigni bellici e, benché il progetto esecutivo non sia ancora stato approvato, né il General Contractor abbia ancora visto l’erogazione dei fondi BEI (coprenti un terzo dei costi del progetto), slittati per la seconda volta da aprile a luglio 2024, da cronoprogramma, l’inizio degli scavi per l’autostrada dovrebbero iniziare nel mese di settembre.

Il comitati No Pedemontana e la contrarietà all’opera

“Abbiamo voluto fare questa serata per presentare i problemi e le proposte che abbiamo fatto a Pedemontana nell’incontro del 12 marzo – ha spiegato Massimo Stucchi, relatore della serata – abbiamo aderito a tale incontro, benché ci fosse il rischio di essere strumentalizzati, ribadendo a chiare lettere la nostra totale contrarietà ad un’infrastruttura devastante, perché in questo periodo il comune di Lesmo sta passando un momento di vuoto politico.” Durante la serata del 25 marzo sono stati dunque presentati gli ultimi progetti esecutivi a fronte degli ultimi accordi presi dall’amministrazione uscente, sono state illustrate le fasi di lavoro dell’avvio dei cantieri ed evidenziate le criticità più preoccupanti dell’inizio dei cantieri per i cittadini lesmesi, nonché le possibili soluzioni portate a Pedemontana proprio dal comitato. Di rilievo tra queste sicuramente l’edificazione di due aree tecniche per deposito mezzi e di un cantiere operativo di 17.150mq di fianco alla casa cantoniera di Peregallo. Tale cantiere, con ingresso dalla SP135 ed in prossimità di una scuola materna dovrebbe, secondo i progetti, ospitare oltre ad un deposito mezzi anche un deposito di prodotti chimici ed un impianto di betonaggio.

Il comitati No Pedemontana e i rischi per la scuola materna

“Abbiamo contestato a Pedemontana la posizione dell’impianto, uno dei più grandi per la tratta C che, secondo Pedemontana dovrebbe servire solo alla realizzazione delle gallerie di Lesmo, sia per la vicinanza a case e scuole, sia per il rumore prodotto, che per l’interferenza sulla viabilità ordinaria già pesantemente congestionata – ha esposto Stucchi – abbiamo chiesto a Pedemontana di valutare lo spostamento del cantiere in un’ex area industriale a 300m, valutando anche di aumentare il numero delle piste di cantiere.” Per mitigare l’impatto del rumore, intanto, Pedemontana ha predisposto l’utilizzo di barriere temporanee da posizionare durante i lavori e modificato i progetti inserendo gallerie foniche e più alte e funzionali barriere anti-rumore. Tuttavia, oltre alle preoccupazioni più fisiche, riguardanti i cantieri e la realizzazione di un’opera che andrà a sacrificare e lacerare il loro territorio, i cittadini lesmesi restano preoccupati dal silenzio della stampa nazionale, accusando Pedemontana di strumentalizzare i media promuovendo l’idea di un’autostrada del futuro, visione totalmente contrastante rispetto a quella della cittadinanza.