Un bilancio sia economico che di mandato che preoccupa per il presente e il futuro. Questa in sostanza la posizione espressa dalle forze di minoranza durante la conferenza stampa convocata per fare il punto sui primi due anni e mezzo di amministrazione Cereda venerdì mattina 23 febbraio. Presenti i consiglieri Giovanni Sala, Luca Caprioli, Matteo Trassini e Massimiliano Pispisa che hanno voluto fare il punto a pochi giorni dalla seduta del consiglio comunale che vede all’ordine del giorno la discussione del bilancio di previsione.
Il centrodestra di Vimercate e le scelte non condivise
«L’amministrazione sta compiendo scelte che ci preoccupano – ha esordito Sala -. Sia per quel che decide di fare che di non fare ma soprattutto sulle scelte economiche vengono effettuate». Anche per Caprioli il bilancio previsionale prospetta «un futuro che ci preoccupa – ha spiegato -. Le risorse scarseggiano, lo dice la stessa maggioranza, e si rischia di restare immobili. Ora le risorse comunali verranno utilizzate principalmente per il centro natatorio e questo metterà in difficoltà a far fronte a interventi di amministrazione ordinaria, come la cura e la tutela del patrimonio. In questi due anni l’amministrazione ha costruito una narrazione su ciò che veniva fatto che mostra una netta discrepanza con la realtà».
Il centrodestra di Vimercate e i costi della piscina
Trassini ha ripercorso le tappe del centro natatorio «Si è presentato un progetto da oltre 20 milioni di euro e senza fondi del Pnrr è saltato. L’amministrazione ha sempre detto di avere un piano B che però ora non sembra esserci. Anzi, si prosciugheranno le casse del comune e si procederà con un mutuo importante che sarà pesante da sostenere nel prossimo futuro». Per Pispisa il bilancio che passerà al vaglio dell’assise «è a dir poco terrificante – ha spiegato -. Da come comunica l’amministrazione sembra che sia tutto fattibile ma poi quando si vanno a vedere i risultati si vedono le pecche. Vediamo tante idee, progetti esborsi di denari senza ritorni. Per i soldi investiti nel mondo della promozione della cultura avevamo sottolineato una discrepanza tra entrate e uscite che quest’anno va ancora a peggiorare. Per il Must a fronte di una spesa di 400mila euro c’è un’entrata di 30. È evidente che c’è qualcosa che non funziona. Tutti questi denari sperperati ci portano ad avere delle perplessità se poi i risultati sono la mancanza di cura nella città».
Il consigliere Caprioli ha poi ribadito: «l’amministrazione sta già mettendo le mani avanti dicendo che non ci sono soldi quando vediamo degli sprechi che ci portiamo avanti da tre anni. Incarichi per progetti che non hanno nessuna credibilità. Interventi sulle strade che abbiamo criticato e che puntualmente si sono rivelati sbagliati. Dicono che non ci sono soldi per effettuare interventi perché la programmazione è stata fatta male. Non se ne possono accorgere dopo due anni e mezzo. Ci preoccupa la non presa in carico dei problemi della città»