Il Centro di procreazione medicalmente assistita di Carate Brianza tra i primi tre in Lombardia

Il Centro di procreazione medicalmente assistita di Carate Brianza è tra i primi tre in Lombardia secondo le ultime elaborazioni di una piattaforma web specializzata. Dopo Humanitas e Sacco, prima di Bergamo.
l team medico del Cpma di Carate, Sara Consonni la prima a sinistra

Tra i primi in Lombardia. Il Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’ospedale di Carate Brianza emerge per aver effettuato il maggior numero di procedure di inseminazione intra uterina.

È quanto emerge da un report di “doveecomemicuro.it”, il più grande motore di ricerca sulla salute in Italia. Il portale segnala e confronta le strutture sanitarie più adatte a ciascun bisogno di salute. Tutte le sue informazioni sono riconosciute da un comitato scientifico composto da esperti del panorama sanitario nazionale, tra questi Walter Ricciardi.

I risultati della ricerca

In una delle sue ultime elaborazioni, la piattaforma web si è concentrata sui centri di procreazione medicalmente assistita e sui loro volumi di attività, relativamente al 2019, ultimo periodo raccolto ed analizzato.

Nel biennio 2020-2021, a causa della pandemia da Covid 19, l’attività delle strutture che hanno applicato e messo in atto i protocolli per la prevenzione del contagio, hanno subito un forte rallentamento.

Il report 2019 segnala il centro di Carate tra i primi 5 centri in Lombardia per attività, nell’ambito delle procedure di inseminazione intrauterina. In “classifica” è al terzo posto, alle spalle di Humanitas di Rozzano e ospedale Sacco di Milano e prima del Giovanni XXIII di Bergamo e degli Istituti clinici Zucchi (gruppo San Donato) di Monza: 227 i casi trattati nell’anno preso in considerazione da “doveecomemicuro.it”. Sono cinque i medici impegnati, affiancati da personale infermieristico.

Come lavora il Centro

I servizi garantiti dalla centro di Pma di Carate – ha sottolineato Sara Consonni, responsabile del servizio – sono a 360 gradi: dall’inquadramento diagnostico della coppia infertile, al trattamento con induzione e inseminazione, alla visita endocrinologica e altro ancora”.

Un terzo delle coppie è di origine straniera: provengono per lo più dall’est e soprattutto da paesi arabi.

A tutte loro garantiamo – ha aggiunto la ginecologa – un supporto di mediazione linguistica e culturale e un servizio psicologico”.

La fascia d’età delle donne che si rivolge alla struttura è compresa fra i 30 e i 45 anni. La probabilità di concepimento? È del 10% circa.

Per maggiori e ulteriori informazioni telefonare al numero 0362 904696 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 10 alle 12.