Il carrozziere che ruba le auto per i ricambi e truffe alle assicurazioni: due arresti dei carabinieri

Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto di veicoli, simulazione di reato, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricettazione

Scende da un’auto, posteggiata sul ciglio della strada, si avvicina a un’altra vettura, briga pochi secondi sulla serratura di una portiera, sale a bordo e si allontana con una Fiat 500 lasciando sul posto la Panda con la quale era arrivato.

Si tratterebbe di uno dei due italiani, di 43 e 32 anni, filmato in azione con una telecamere nascosta dai Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni che hanno dato esecuzione nei confronti dei due soggetti a un provvedimento cautelare di custodia in carcere emesso, su richiesta della Procura della Repubblica di Monza, in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto di veicoli, simulazione di reato, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricettazione.

Il carrozziere che ruba le auto, le indagini dei carabinieri coordinati dalla Procura di Monza

L’epilogo di un’indagine avviata dai militari della locale Stazione dell’Arma ad aprile dello scorso anno e conclusa a novembre. I carabinieri hanno svolto servizi di osservazione, intercettazioni telefoniche, videosorveglianza ed analisi dei tabulati telefonici. Avrebbero quindi ricostruito che uno degli arrestati, “titolare di una carrozzeria”, avrebbe “predisposto un mercato parallelo di ricambi d’auto” attraverso furti di veicoli che avrebbe perpetrato personalmente oltre che presunte “frodi assicurative”, con “la partecipazione di altri quattro complici, dei quali uno colpito dalla misura cautelare”. Sotto quest’ultimo aspetto ricostruiti “almeno 10 episodi, compresa la presunta “riscossione fraudolenta di due risarcimenti per l’importo complessivo di oltre 5.000 euro” ai danni alcune società di assicurazione.

Il carrozziere che ruba le auto, le indagini e i sequestri dell’Arma

Per scongiurare eventuali controlli stradali da parte delle forze dell’ordine gli spostamenti dei veicoli provento di furto sarebbero stati effettuati con il metodo “a staffetta”. Sarebbe stato accertato il “frequente utilizzo di vetture intestate ai vari clienti della carrozzeria”. E poi “linguaggio criptico” durante le conversazioni telefoniche “per rendere difficoltosa l’identificazione degli obiettivi o dei luoghi di custodia dei beni (verosimilmente) rubati”.

Durante l’indagine sono state trovate e sequestrate dai carabinieri tre autovetture, “di cui due parzialmente danneggiate o con alcune parti mancanti”, una Vespa 50 Piaggio d’epoca risalente al 1970 e poi “targhe e pezzi di ricambio di vario genere”. Sottoposto a sequestro anche un box-auto in uso al titolare della carrozzeria. I militari dell’Arma hanno inoltre “ed “impedito la liquidazione di circa 4.000 euro” per una presunta “pratica risarcitoria fraudolenta”. Durante l’esecuzione del provvedimento, nella carrozzeria, sottoposta a sequestro, sono stati rinvenuti altri tre motocicli “con motore risultato oggetto di furto”.

Il carrozziere che ruba le auto per i ricambi e truffe alle assicurazioni: il video dei carabinieri