I trapper violenti di Carnate attesi in tribunale

Mercoledì l'udienza in tribunale a Monza per il processo contro Jordan Tinti e Gianmarco Fagà.

Dovranno comparire davanti al giudice, mercoledì, 11 gennaio, i due trapper, Jordan Tinti, alias “Jeffrey Baby” nel mondo dei trapper e Gianmarco Fagà, autori della rapina ai danni del nigeriano Iyaogeh Francis Aliu, arrestati il 10 agosto scorso. E le loro grida razziste nel corso dell’aggressione, consumata alla stazione di Carnate, “vogliamo ammazzarti perché sei nero”, oltre che all’imputazione di rapina aggravata dall’uso di armi e porto di oggetti atti ad offendere, hanno fatto loro “guadagnare” anche il reato di discriminazione razziale. Per il pubblico ministero di Monza, Flaminio Forieri, non c’erano dubbi, i due andavano rinviati a giudizio. Jordan Tinti e Gianmarco Fagà, oggi detenuti presso il carcere di Pavia (trasferimento dalla casa circondariale di Monza a seguito delle  minacce che avevano subito dagli altri detenuti di colore, sempre per le minacce a sfondo razziale), dovranno a questo punto decidere se presentarsi al dibattimento o richiedere un rito alternativo, patteggiamento o rito abbreviato. Intanto non è ancora nota la posizione della vittima, il  nigeriano Iyaogeh, dipendente di “Brianza Tende” di Lesmo, se si costituirà parte civile o meno.

I trapper violenti di Carnate e l’idea di patteggiare

Dal canto suo l’avvocato Biagio Ruffo, che difende Jordan Tinti prosegue nella sua strategia: “Sto valutando con il cliente se procedere a un patteggiamento o ad un rito abbreviato in modo da avere uno sconto di pena. Ma stiamo anche considerando l’ipotesi di un accordo con la persona offesa che porterà eventualmente ad ottenere un ulteriore beneficio, anche perché il ragazzo è sinceramente pentito ed è stato lui stesso a dichiarare di volerlo risarcire. E questo potrebbe portare il magistrato a revocare la detenzione in carcere”.