Carnate, trapper rapinano operaio nigeriano in stazione: arrestati per violenza e razzismo

L'agguato in un sottopasso. Il 41enne stava tornando dal lavoro. Aggredito perché aveva la pelle nera. Si sono fatti consegnare lo zainetto. Poi gli hanno distrutto la bicicletta e l'hanno gettata tra i binari

«Vogliamo ammazzarti perché sei nero». Con queste parole due trapper di 25 e 26 anni, uno brianzolo e l’altro romano, noti per la loro musica ma forse ancora di più per il loro razzismo e la loro violenza, hanno minacciato di morte, e rapinato un operaio di 41 anni, di origini nigeriane che il giorno di Ferragosto stava tornando dal lavoro. L’aggressione è avvenuta lunedì alle 16.30 nel sottopasso della stazione di Carnate.

Carnate, trapper rapinano operaio nigeriano: con i coltelli tagliano le gomme

Gratuita e crudele la violenza con la quale i due giovani hanno maltrattato il povero operaio. A petto nudo, ognuno con un coltello in mano, lo hanno minacciato e rapinato, strappandogli di mano lo zainetto con dentro il portafoglio e pochi spiccioli. Poi gli hanno distrutto la bicicletta, tagliando i copertoni con i coltelli e poi gettandola tra i binari. Infine, hanno girato un video sulla loro impresa e lo hanno postato sui social, come se il loro fosse stato un gesto di cui andare fieri.

Carnate, trapper rapinano operaio nigeriano: l’inseguimento

Non contenti, i due hanno anche inseguito il povero operaio fuori dalla stazione di Carnate, fino in via Libertà, solo perché lui aveva cercato di convincerli a restituirgli almeno lo zaino con il portafoglio, i soldi e i documenti. Spaventato, l’uomo correva più forte di loro. E per questo – o forse perché temevano che qualcuno potesse intervenire – hanno desistito e hanno smesso di corrergli dietro. I due poi avevano preso un treno in direzione di Monza, convinti di essere riusciti a far perdere le loro tracce.

Carnate, trapper rapinano operaio nigeriano: dopo la rapina un video sui social

A denunciare l’aggressione è stato l’operaio stesso, che ha chiamato il 112 e poi ha sporto denuncia alla stazione di Bernareggio. I carabinieri della compagnia di Monza non ci hanno messo molto a individuare i due aggressori, già noti alle forze dell’ordine per la loro violenza e il loro razzismo. Ad accusarli c’erano le loro foto scattate dall’operaio con lo smartphone, ma in particolare il video che i musicisti stessi avevano girato e poi postato su Instagram. Quando i militari li hanno raggiunti, i due avevano ancora con sé i due coltelli serramanico con i quali avevano minacciato il povero operaio.

Carnate, trapper rapinano operaio nigeriano: un passato di violenze e minacce

Ora il giudice ha disposto per loro una misura di custodia cautelare in carcere in attesa del processo. L’accusa è di rapina in concorso aggravata dall’uso di armi e dalla discriminazione razziale. Il trapper brianzolo è noto per la sua insofferenza nei confronti delle forze dell’ordine. Già in passato era stato sottoposto alla sorveglianza speciale. L’altro musicista, 26 anni, romano, ha precedenti per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e reati in materia stupefacenti. Nel suo passato una condanna per violenza e minacce alla ex fidanzata.