Governo, l’incarico a Matteo Renzi Tutti i dubbi di Civati sulla fiducia

L’idea di un nuovo centro sinistra, il post più letto di sempre nella storia del suo blog e l’hashtag #matteostaisereno. C’è anche Pippo Civati sotto i riflettori negli ultimi giorni. Napolitano ha incaricato Renzi di formare il governo.
Monza, Pippo Civati
Monza, Pippo Civati Fabrizio Radaelli

L’idea di un nuovo centro sinistra, il post più letto di sempre nella storia del suo blog e l’hashtag #matteostaisereno. Per rispondere al primo #enricostaisereno indirizzato da Renzi a Letta e al successivo #iosonosereno dell’ormai ex presidente del consiglio. C’è anche Pippo Civati sotto i riflettori negli ultimi giorni.

Renzi presidente del consiglio – Poco dopo le 12 di lunedì 17 febbraio il presidente della Repubblica Napolitano ha conferito a Matteo Renzi l’incarico di formare il nuovo governo ponendo fine a una staffetta lanciata proprio dal sindaco di Firenze con accelerazione improvvisa sul finire della scorsa settimana.

Matteo Renzi ha annunciato che le consultazioni inizieranno martedì e che servirà qualche giorno per sciogliere la riserva, ha detto parlando ai giornalisti al Quirinale.

«Entro il mese di febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme della legge elettorale e istituzionali, subito dopo immediatamente nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la pubblica amministrazione e in maggio il fisco», ha illustrato poi il premier incaricato.

Le critiche di Civati – Chi è stato molto critico nei confronti del sindaco di Firenze è stato proprio l’onorevole di Monza. Alla direzione nazionale del Pd aveva votato, tra i pochi, contro il passaggio di testimone a Palazzo Chigi. Poi la provocazione sul blog (www.ciwati.it) di un nuovo partito di centrosinistra (o anche solo “Sinistra”) con la domanda: “Mi spiegate perché, davvero, stiamo facendo un altro governo con questi signori, preoccupati solo di non discutere di unioni civili e di ius soli? Perché stiamo facendo un altro governo che non solo non ha il mandato degli elettori ma non rappresenta nemmeno il 50% dei suffragi dello scorso febbraio? Perché stiamo facendo un altro governo frutto di un ribaltamento della linea, poi di una scissione, poi di un ribaltone e infine di una staffetta “sul posto”?”.

Il post più letto nella storia del blog ha rivelato in un’intervista a L’Unità del 17 febbraio, insieme al dubbio di non sapere ancora se “voterà o no la fiducia all’eventuale futuro governo di Matteo Renzi”.

Nel mezzo, domenica sera, l’hashtag #matteostaisereno: per scongiurare l’esistenza di un complotto o fronda scissionista all’interno del partito, ma per chiarire l’esistenza “solo di una serie di problemi politici grandi come una casa”.