È una luce da 27 carati di diamanti bianchi quella che emana “Pon Pon”, il ciondolo tridimensionale che ha vinto a Las Vegas il Couture Design Award, l’oscar della gioielleria mondiale. Il capolavoro è nato a Monza nel laboratorio di via Vittorio Emanuele della storica gioielleria Mariani nata nel 1878.

Di rientro dagli Stati Uniti Carlo Mariani, 45 anni, laurea in economia e master in gemmologia in California come il fratello Federico, racconta con orgoglio la serata che li ha visti sbaragliare la concorrenza di 200 gioiellieri da tutto il mondo.

«La cerimonia si è svolta al Wynn& Encore theater – racconta – con una formula molto simile a quella degli Oscar del cinema. Noi abbiamo avuto la nomination per il miglior gioiello in diamanti sopra i 20 mila euro e abbiamo ottenuto il “People’s choice Award”, il premio del pubblico che è il più severo perché passa dal filtro della giuria e poi da quello degli acquirenti».

Il successo ha portato già ordini importanti e al primo piano del laboratorio le maestre orafe Elisa, Sara, Raffaella e Lorenza stanno assemblando altri pezzi della stessa linea, compresi anelli ed orecchini. «Il gioiello premiato – prosegue Mariani- è già stato venduto in Qatar e la prossima cliente potrebbe essere Melania Trump. Il nostro rivenditore a Washington è fornitore della Casa Bianca e la First lady sembra molto interessata al nostro gioiello».

Oltre a Melania Trump negli ultimi anni sono stati clienti della gioielleria Mariani attori del calibro di Sylvester Stallone e Denzel Washington che hanno acquistato gioielli da sogno per le loro consorti, o la soprano ungherese Andrea Rost che ha richiesto un collier di smeraldi per un debutto a Budapest nel bicentenario verdiano.

La gioielleria è la più antica impresa in attività a Monza, «fondata da Camillo nel 1878 dall’altro lato della strada» spiega Giuseppe Mariani, 76 anni, alla guida dell’azienda.