Gli eroi di oggi, quelli di ieri: come rivivere le Quattro giornate di Monza

Dal 18 al 21 marzo, ma del 1848: sono state le Quattro giornate di Monza, che l’Associazione Mazziniana italiana fa rivivere giorno per giorno attraverso un progetto online in questi giorni di altre battaglie.
Le Quattro giornate di Monza
Le Quattro giornate di Monza

È passato molto più di un secolo e mezzo: 172 anni, per essere precisi. Eppure la città chiede ai monzesi ancora una volta di essere eroici come ai tempi del Risorgimento. Eroici oggi nella vita quotidiana, rispettando le regole che le istituzioni e le autorità sanitarie hanno chiesto ai cittadini per cercare di fermare il contagio del nuovo coronavirus. Eroici, e questa volta tanto, nei reparti dell’ospedale San Gerardo, dove si sta combattendo una battaglia vera, la più importante da decenni a questa parte.

È in questa prospettiva che arriva da oggi un promemoria storico firmato dall’Associazione Mazziniana italiana, un progetto organizzato rapidamente per fare fronte comune di fronte al contagio da Covid-19. Dunque: le Quattro giornate di Monza (come le Cinque di Milano), rivissute oggi attraverso “un percorso cittadino virtuale alla scoperta dei luoghi (strade, piazze, edifici) dei fatti e dei personaggi” che hanno reso unici i giorni dal 18 al 21 marzo 1848, da mercoledì (nel 2020) a sabato.

“Attraverso i social media, i monzesi potranno vivere, giorno per giorno, gli episodi di quelle giornate in cui i nostri avi riuscirono a cacciare dalla nostra città gli occupanti stranieri” scrive l’associazione monzese che a partire da mercoledì 18 e per quattro giorni, ogni giorno, mette online “un video realizzato su testi di Ettore Radice e Gianna Parri, narrati dall’attore Alessandro Castellucci con immagini d’epoca dei luoghi in cui sono avvenuti gli eventi. Il video è realizzato da FeliciaChi, videoreporter”.

“La vittoria di Monza sugli austriaci si deve allo slancio ed alla generosa abnegazione con cui larga parte della cittadinanza si è impegnata nel liberare la città, sia battendosi direttamente contro il nemico, sia aiutando in tutti i modi possibili i combattenti” esattamente come sta accadendo oggi, o meglio come ci si aspetta che accada: tanto in ospedale, dove tante persone stanno sfidando il virus, un nemico molto meno tangibile degli occupanti austriaci; quanto nella città, dove tutti sono chiamati a fare la loro parte per evitare che lo stesso nemico si prenda le strade e le piazze in maniera molto più subdola di quanto potesse accadere oltre un secolo e mezzo fa.

“All’insurrezione monzese parteciparono coralmente uomini e donne, borghesi e operai, artigiani e studenti – scrivono i Mazziniani monzesi – . Con quello stesso spirito, la nostra comunità, deve saper sconfiggere questo nuovo nemico che sta attanagliando Monza e l’intera Europa. Le notizie molto dettagliate dei fatti delle eroiche Giornate di Monza le abbiamo ricercate in una serie di articoli stampati sul Brianteo, quotidiano di Monza , usciti fra il 21 novembre 1907 e il 18 giugno 1908 , a cura di Carlo Volpati, conservati all’Istituto del Risorgimento di Milano, tratte da un volume stampato ad Innsbruck, scritto da Ritter von Kriesgsfeld , ufficiale austriaco di stanza a Desio, dopo un periodo di prigionia in Italia, e quindi tendenzialmente poco tenere nei confronti dei patrioti italiani; probabilmente si tratta di una raccolta delle memorie di vari ufficiali e soldati durante la detenzione”.

Radice e Parri hanno messi le fonti a confronto con altri testi, come le notazioni di Carlo Sirtori (Carte Sirtori – Biblioteca di Monza) e le “Memorie storiche di Monza” di Mauro Castaldi. Tra le altre fonti utilizzate dall’Associazione Mazziniana ci sono gli “Acta, diario quotidiano dei fatti notevoli”, tenuto dai padri barnabiti, “che solo eccezionalmente – e in tal caso scritte in latino per rendere più difficoltosa la eventuale lettura agli austriaci – riporta notizie riguardanti fatti della rivolta del ’48.

Altre fonti per le Quattro giornate di Monza che da ieri hanno preso corpo online sono derivate dal quotidiano “XXII Marzo” (rintracciabile nell’Archivio storico del Risorgimento di Milano), vale a dire “il bollettino ufficiale del Governo Provvisorio che si occupava, oltre che di Milano, dei proclami e leggi emessi nel periodo e dei rapporti con gli altri stati italiani ed europei , di tutti i fatti della provincia”.

“All’insurrezione monzese parteciparono coralmente uomini e donne, borghesi e operai, artigiani e studenti – ha scritto Ettore Radice -. Con quello stesso spirito, la nostra comunità, deve saper sconfiggere questo nuovo nemico che sta attanagliando Monza e l’intera Europa”. L’iniziativa sarà rilanciata anche dai canali social e dal sito del Cittadino di Monza, a partire da ilcittadinonmb.it.