Giussano: raccolta differenziata in lieve crescita

Nel 2021, a Giussano la percentuale del rifiuto destinato al riuso è stata pari al 79,72%. Percentuale in leggera crescita rispetto al 2020 (79,47%).
Una nuova iniziativa di Gelsia Ambiente con il Comune
Una nuova iniziativa di Gelsia Ambiente con il Comune

Nel 2021, a Giussano, nonostante l’importante volume di produzione di rifiuti igienico-sanitari dettati dalla pandemia, la percentuale del rifiuto destinato al riuso è stata pari al 79,72%. Percentuale in leggera crescita rispetto al 2020 (79,47%) e sopra la media regionale che si attesta intorno al 73%. In particolare, i mesi più virtuosi sono stati marzo e agosto con punte che hanno sfiorato l’83%, mentre la percentuale non è mai scesa al di sotto del 77% come quota di differenziata mensile. Sono alcuni dei numeri comunicati dall’amministrazione Citterio.

«Introdotti anche gli accertatori ambientali»

Numeri che dimostrano come, per la gran parte dei cittadini giussanesi, la raccolta differenziata sia una risorsa per la collettività e uno strumento per valorizzare la sostenibilità ambientale di un prodotto riciclato – ha commentato Giacomo Crippa, assessore con delega all’Ecologia – Il Comune favorisce questa cultura del riuso anche attraverso iniziative come il Centro del riutilizzo di via Nenni; tuttavia, per non vanificare il lavoro di tanti, abbiamo anche introdotto gli accertatori ambientali con la collaborazione di Gelsia Ambiente per un maggiore controllo sul territorio e per contrastare, con maggiore puntualità, le violazioni al regolamento di igiene urbana”.

I numeri

In numeri, su un totale di oltre 10,6mila tonnellate di rifiuto raccolto nell’arco dei 12 mesi, appena 2,1mila hanno rappresentato la quota del secco indifferenziato.
Le voci principali del differenziato destinato a riciclo riguardano frazione umida (2,1mila tonnellate), carta e cartone (1,4mila), vetro cavo (1,1mila), multileggero (870), legno (500) e ingombranti (480). Altre voci consistenti sono rappresentate dal recupero di scarti del verde (870 tonnellate), dallo spazzamento (360), dal materiale ferroso (155), da frigoriferi, vernici e televisori, voci che valgono circa 20 tonnellate ciascuna.