C’è solo silenzio in via IV Novembre a Paina di Giussano il giorno dopo la tragedia. Martedì sera in un appartamento al secondo piano del civico 16 un padre 37enne, Michele Graziano, ha sgozzato i figli Elena, 8 anni, e Thomas, 2, e poi ha tentato il suicidio tagliandosi la gola con lo stesso coltello. L’uomo è sempre ricoverato al San Gerardo di Monza, in arresto e piantonato.
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A Giussano resta l’avviso di sequestro da parte dei carabinieri sulla porta d’ingresso della casa dove Graziano aveva abitato con la moglie Valentina dal 2009. Oggi è disabitata, senza nemmeno la corrente elettrica tanto che i vigili del fuoco intervenuti per i soccorsi hanno dovuto illuminare a giorno l’esterno per consentire alle forze dell’ordine di svolgere i rilievi. I due si stavano separando, Thomas era il loro bimbo nato nel 2012.
La salma con quella della sorellina Elena, nata da una relazione prececente dell’uomo con una donna di Cesano Maderno, è stata trasferita all’Istituto di medicina legale di Milano per l’autopsia. Prima che venga fissata la data dei funerali.
Elena viveva da un anno a Cesano Maderno: mercoledì le maestre della terza elementare della scuola di Cassina Savina hanno sospeso le lezioni in segno di lutto.
Graziano, una volta finito il turno di lavoro nella catena di supermercati in cui lavora insieme alle due donne, era passato a prendere i bambini per trasccorrere il pomeriggio con loro. In Brianza restano le tante domande per una tragedia difficile da spiegare.