A distanza di 34 anni, con un’arma con il colpo in canna, al cimitero di Giussano ha affrontato colui che gli aveva sparato perché gli aveva “portato via” la compagna. Una scena alla quale, nella mattinata di venerdì 18 giugno, hanno assistito alcune persone che hanno subito chiamato i carabinieri della locale stazione dell’Arma. I militari sono subito intervenuti e hanno arrestato l’uomo un 75enne, residente a Inverigo, di origini calabresi, incensurato. Illeso il minacciato, un conoscente 72enne, di Giussano, come il primo di origini calabresi, già noto alla Giustizia per aver tentato l’omicidio del 75enne, nel 1987, dopo una disputa amorosa.
L’incontro tra i due è avvenuto attorno alle 11: il 75enne – riferiscono i carabinieri – avrebbe estratto una pistola semiautomatica Beretta calibro 6,35 con matricola abrasa carica di 7 proiettili con colpo in canna. Entrati nel camposanto hanno trovati i due contendenti ancora uno di fronte all’altro. Immediatamente bloccati, sono stati entrambi perquisiti. Il rinvenimento dell’arma addosso al 75enne ha fatto scattare l’arresto per possesso e detenzione e porto di arma clandestina e minaccia aggravata. L’uomo è stato posto in permanenza domiciliare.
Per ricostruire gli eventi i carabinieri sono andati a ritroso fino al 1987 quando il 72enne, dopo esser stato lasciato dalla propria compagna per il 75enne, la mattina del 14 ottobre, in piazza Roma di Giussano, aveva sparato alcuni colpi d’arma da fuoco contro il primo.