In fondo, piace la tanto dibattuta settimana corta. Martedì 14 gennaio e mercoledì 15 gennaio si sono svolte le riunioni alle scuole primaria e secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Don Beretta di Giussano, per discutere sull’organizzazione oraria e didattica a seguito della sentenza del Tar che ha annullato la delibera sull’introduzione della settimana corta. Le riunioni sono state fortemente partecipate, con un numero consistente di genitori presenti.
Comprensivo don Beretta: la gran parte dei genitori vuole la settimana corta
Martedì 14 gennaio, 150 genitori della scuola primaria si sono riuniti per discutere sull’adozione del nuovo orario. Da settembre, quattro classi hanno adottato la settimana corta. I feedback, in larga parte positivi, hanno evidenziato come i bambini si siano adattati facilmente alla nuova organizzazione, e per molti genitori non c’è alcuna intenzione di tornare indietro. «All’inizio eravamo scettici, ma adesso non vogliamo più tornare ai sei giorni», hanno sottolineato alcuni genitori delle classi che già seguono la settimana corta. La minoranza che richiede il ritorno ai sei giorni è risultata essere marginale. Mercoledì 15 gennaio, l’incontro con i genitori delle scuole medie ha confermato un’ampia adesione alla settimana corta. I genitori delle classi quinte, in particolare, hanno dichiarato che, in caso di ritorno alla settimana lunga, potrebbero valutare la possibilità di non iscrivere i loro figli alla scuola secondaria di primo grado di Paina. La sensazione prevalente è che la settimana corta porti benefici concreti non solo agli studenti, ma anche alle loro famiglie.
Comprensivo don Beretta: una decisione entro la scadenza del 21 gennaio?
I genitori che hanno fatto ricorso al Tar sono intervenuti chiedendo chiarimenti sulla modalità con cui la preside Sabrina Amato intende procedere. La risposta è stata: «Il Tar mi ha indicato di seguire un processo più partecipato, ed è proprio ciò che stiamo facendo attraverso gli incontri e il consiglio di istituto e il consiglio docenti già in programma». L’obiettivo della scuola è stabilire una linea chiara prima dell’apertura delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, fissata al 21 gennaio.L’amministrazione comunale, rappresentata agli incontri dall’assessora competente Sara Citterio, pur mantenendo una posizione neutrale sulla decisione finale, ha comunque voluto tranquillizzare le famiglie, assicurando che, indipendentemente dalla scelta che verrà presa in merito all’orario scolastico, i servizi come scuolabus e mensa saranno pienamente garantiti e continueranno a essere offerti senza interruzioni.