Una convenzione del 2008 fra Comune, impresa costruttrice e lottizzanti prevede che la gestione delle opere di urbanizzazione e relativa manutenzione sia a carico del privato. Ovvero dei proprietari, ai quali, però, al momento del rogito non è stato specificato nulla di tutto ciò. E oggi i residenti delle palazzine nel nuovo complesso residenziale di via Ponchielli, dietro al Carrefour, dovrebbero realizzare gli allacciamenti dei lampioni, tenere le strade pulite.
Come? Nominando e pagando un super amministratore di condominio che gestisca le parti “comuni” delle dieci palazzine, ciascuna indipendente dalle altre e ciascuna costruita da imprese differenti, dove abitano una ottantina di famiglie. Alessandro Sassi ha riportato quanto sta accadendo da un paio di anni: «L’amministrazione comunale dice di aver accordato uno sconto a tutti i costruttori del nuovo insediamento urbano in cambio non solo delle classiche opere di urbanizzazione (strade, marciapiedi, realizzazione illuminazione pubblica…) ma anche della gestione di queste opere a vita. In poche parole il Comune ritiene normale che tutti i nuovi proprietari debbano costituire un super condominio al fine di nominare e pagare un mega amministratore, allacciare l’illuminazione con relativo contatore pagandone a vita le bollette – oltre a pulire le strade, gestire il verde e la manutenzione.
Come proprietari ci chiediamo perché se dobbiamo privatizzarci tutti i servizi dobbiamo pagare le tasse comunali, che, con l’arrivo di nuove famiglie, il Comune ha in misura maggiore? L’eventuale sconto concesso ai costruttori non può giustificare un accollo di tali spese a vita ai danni dei cittadini. Risulta essere un raggiro a danno di chi ha acquistato tali immobili senza sapere di tali balzelli e il Comune non ci tutela».
Risultato è che nella via da due anni «non c’è l’illuminazione pubblica – ha aggiunto Sassi – le strade non vengono pulite e la raccolta differenziata è impraticabile perché non è stata prevista una zona specifica di deposito rifiuti per ciascuna palazzina». Dal sindaco Matteo Riva e dall’assessore Roberto Soloni la risposta: «Come Comune comprendiamo il disappunto dei proprietari – ha detto Riva – ma la convenzione, siglata prima che venissimo eletti noi, purtroppo parla chiaro rispetto alle competenze del privato. Siamo attenti alle richieste dei cittadini, ma è anche vero che una convenzione c’è ed è stata sottoscritta. Tuttavia noi ci impegniamo a controllare che le opere a carico dei lottizzanti siano realizzate».
Così Soloni: «Abbiamo incontrato i cittadini. Una volta collaudate le opere, cosa che andava fatta entro il 2011, possiamo vedere cosa possa fare il Comune, ma se dovessimo rivedere una convenzione allora altre sul territorio andrebbero riviste. I notai devono informare gli acquirenti dei termini delle convenzioni».