Giorno della Memoria 2025: il ricordo dei 384 deportati brianzoli, 80 anni dopo l’orrore di Auschwitz

Ottant’anni fa si aprivano i cancelli di Auschwitz: il 27 gennaio si celebra il giorno della Memoria, a Monza e Brianza 384 deportati.
Il lager di Auschwitz
Il lager di Auschwitz

Ottant’anni fa si aprivano i cancelli di Auschwitz: il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche facevano irruzione nel campo di concentramento polacco e liberavano i pochi superstiti, rivelando l’orrore del genocidio nazista. Di lì a pochi mesi la guerra sarebbe finita e il mondo, sconvolto, avrebbe promesso di impegnarsi “per non dimenticare”.
Nel corso del 2025 appena iniziato le celebrazioni per gli ottant’anni dalla Liberazione e dalla fine della seconda guerra mondiale scandiranno i calendari istituzionali (e non solo) di tutta la provincia di Monza e Brianza.

Giorno della Memoria 2025: istituita venticinque anni fa in Italia

A partire da quelle organizzate in occasione del 27 gennaio, Giornata della memoriain ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati politici e militari nei campi nazisti” – giornata di cui, quest’anno, ricorrono oltretutto i venticinque anni dalla sua istituzione a livello nazionale (grazie alla legge del 20 luglio 2000) e i venti dalla sua costituzione a livello internazionale (con delibera delle Nazioni unite del primo novembre 2005).

Giorno della Memoria 2025: i deportati brianzoli, nome per nome e casa per casa

Sono 384 i deportati brianzoli che non hanno più fatto ritorno a casa:Tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 – si legge online sul sito della Provincia MB – sono stati 40 i deportati ebrei verso la shoah, 252 gli operai e i partigiani deportati per ragioni politiche e 92 i soldati del regio esercito italiano che rifiutarono di aderire al nazifascismo”. Tutti i dettagli, nome per nome, comune di residenza per comune di residenza (ed eventualmente comune di arresto), sono riportati da Pietro Arienti nel suo “Dalla Brianza ai lager del Terzo Reich: e se Monza è il comune che conta il maggior numero di deportati, tutti gli altri che costituiscono la sua provincia, da Agrate Brianza a Lazzate, da Misinto a Sulbiate, registrano comunque almeno un nome – più spesso di una vittima, meno spesso di un sopravvissuto.

In dettaglio: i caduti monzesi nei campi di sterminio rappresentano quasi un quarto del totale. Sono 92, come ricordano anche gli alberi del Bosco della memoria di via Messa: solo cinque gli ebrei, tutti gli altri sono deportati per motivi politici. La costellazione del dolore ne ricorda 5 a Fossoli, 7 a Bolzano, 25 a Gusen, 7 a Flossenburg, 4 a Dachau, 25 a Mauthausen, uno a Dora Mittelbau, uno a Ravensbruck, uno a Buchenwald, 5 al Castello di Hartheim, 5 ad Auschwitz, uno a Buzlan-Breslavia e, ancora, 5 a Ebensee.

Giorno della Memoria 2025: il 27 gennaio cerimonia istituzionale al Bosco di via Messa

E a Monza sarà proprio il Bosco della memoria a ospitare, alle 11.30 di lunedì 27 gennaio, la cerimonia istituzionale, anticipata dalla posa di tre nuove pietre d’inciampo – in memoria di Alessandro Pozzi lungo Spalto Isolino, di Luigi Ferrari in via Marelli 16 e di Dorotea “Dora” Pisetzky Luzzati in via Amati 111.

Giorno della Memoria 2025: gli eventi organizzati a Monza

Rientrano tra gli eventi sostenuti per l’occasione dall’amministrazione comunale anche le tre iniziative promosse dall’associazione culturale San Fruttuoso il 24, il 25 e il 27 gennaio sempre alle 21 (lo spettacolo teatraleHerr Doktor”, la presentazione del volumeLa ragazza con la fisarmonica. Dall’orchestra di Auschwitz alla musica rap” e la conferenza Musica dall’inferno”), l’incontro La memoria che cura” organizzato da Generazione Senior alle 18.30 del 29 gennaio alla Rsa San Pietro e, ancora, lo spettacolo teatraleLa catena” di Emilio Lussu, che Anpi Monza porterà al Binario 7 il 30 gennaio (alle 20.45). Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero: dettagli anche sulle iniziative organizzate nelle biblioteche di Triante (il 24) e di San Gerardo (il 30) su comune.monza.it.