Bandiere a mezz’asta sulla sede istituzionale della Provincia di Monza e Brianza in via Tomaso Grossi per celebrare il Giorno del ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata nel secondo dopoguerra.
Per il 10 febbraio la Provincia ha allestisto una agenda online che è arrivata a contare oltre novanta iniziative tra proiezioni, spettacoli, installazioni fotografiche, conferenze, dibattiti, letture, gite, commemorazioni e appuntamenti vari che coinvolgono le scuole.
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— Provincia MB (@ProvinciaMB) 10 Febbraio 2015
«Sono molto soddisfatto per l’adesione di così tanti Comuni alla nostra proposta di mettere in rete le iniziative organizzate nel territorio in occasione di queste due importanti celebrazioni – commenta Gigi Ponti, presidente della Provincia MB – Coltivare la memoria e il senso civico è un nostro preciso dovere per coinvolgere i cittadini e ritrovare il senso profondo di appartenenza alle Istituzioni».
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A Seregno cerimonia in mattinata con l’amministrazione comunale, ammainabandiera sulle note del Silenzio, di fronte a palazzo municipale di via Umberto I, e deposizione di una corona di fiori alla stele in memoria di Norma Cossetto, all’interno del parco di via Reggio, inaugurato lo scorso mese di ottobre. Norma Cossetto fu uccisa, gettata ancora viva nella foiba di Villa Surani, oggi Tinjan in territorio croato, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943.
«Una delle pagine più drammatiche che l’Italia ha vissuto – ha commentato il sindaco Giacinto Mariani – la tragedia di migliaia di persone, uomini, donne e bambini, gettate nelle foibe e l’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Dovere delle istituzione è non dimenticare nulla di quanto accaduto. La stele in memoria di Norma è un piccolo segno che dimostra, però, come questa amministrazione, insieme all’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, abbia deciso di mettere da parte l’oblio».
Concerto e conferenza a Besana Brianza. Venerdì 13 febbraio alle 21, in municipio, il concerto Clarionet Ensemble della Scuola di musica di Casatenovo anticipa l’Inno all’Istria con proiezione di immagini. Sabato 14 febbraio, alle 15 in sala conferenze, Andrea Saccoman racconta “Lo scenario italiano dopo l’8 settembre 1943”. Docente di storia contemporanea, parteciperà con l’esule giuliano Pierpaolo Silvestri, l’esule fiumano Boris Felician e Norberto Begna, ricercatore storico.
A Varedo i ragazzi delle terze medie della città incontreranno i responsabili dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nelle giornate del 18 e 19 febbraio. A cominciare dalle 10 interverranno alcuni testimoni con il supporto di filmati d’epoca e pannelli fotografici.
Il Comune di Senago ha organizzato per il 10 febbraio la proiezione del documentario “Italiani per scelta, sette storie istriane”. Al termine del video interverrà Maurizio Gusso, presidente dell’Iris (insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia). L’appuntamento è alle 21 in biblioteca. Questa sede ospita fino a venerdì 13 anche la mostra “Fascismo, foibe, esodo”.
A Meda inaugurata e aperta fino al 14 febbraio la mostra fotografica sulle foibe curata dalla sezione medese dell’Anpi. La rassegna è in sala civica Radio, visitabile solo il pomeriggio dalle 15 alle 18.30. La settimana di appuntamenti organizzati si chiude proprio sabato 14 febbraio: dalle 9.30 alle 12 Alessandro Volk terrà in sala radio una conferenza sul tema “Occupazione iugoslava della zona di Trieste”. Volk è ricercatore nell’archivio storico della biblioteca nazionale slovena e Degli Studi di Trieste, si occupa di storia contemporanea legata al confine italo sloveno croato, in particolare del trasferimento di popolazione dai territori di confine e del loro reinserimento dopo l’autunno del ’43 fino agli anni ’70.
Bernareggio nel Giorno del ricordo organizza un evento di commemorazione in collaborazione tra amministrazione, biblioteca e Amici della storia. Martedì 10, alle ore 21, “Urla dalle foibe” all’auditorium di via Europa. Lettura di (e con) Lisa Ferrari.
A Brugherio l’amministrazione comunale propone per martedì 10, alle 21, in sala consiliare, la proiezione del film-documentario di Cristina Mantis “Magna Istria”, un viaggio in Istria alla ricerca di un’antica ricetta andata persa, in cui affiora l’eco delle vicende tragiche e dolorose dell’esodo istriano. La protagonista, Francesca, è una giovane donna torinese, nipote di esuli istriani, che ha perso il libro di ricette della nonna nel quale si trova, tra le altre, quella ormai introvabile del Castello di croccante. Introduce la serata Umberto De Pace, autore del libro “L’esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Testimonianze di cittadini monzesi”. L’ingresso è libero.
L’amministrazione di Aicurzio invece non ha organizzato eventi o serate a tema, ma ha chiesto di fermarsi. La proposta (estesa ai cittadini, alle scuole, ai lavoratori, ai pensionati) è quella di osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime delle Foibe.