Furto in un bar di Lissone: esce con la cassa e si trova i carabinieri di Desio

Due stranieri sono stati arrestati dai carabinieri dopo essere stati colti in flagrante nella notte a uscire da un bar di Lissone con della refurtiva
I carabinieri

Provvidenziale è stata una segnalazione al 112: quando i Carabinieri della Compagnia di Desio sono arrivati in un bar tabacchi del centro di Lissone hanno notato uscire dall’esercizio pubblico due uomini. Uno aveva tra le mani il registratore di cassa e delle bottiglie. L’altro alcune stecche di sigarette. Alla vista della pattuglia dell’Arma, i due sono fuggiti verso un’area boschiva. Nel tentativo di dileguarsi, uno ha scagliato verso un militare le bottiglie che aveva in mano. Una ha colpito al braccio un sottufficiale il quale, tuttavia, è riuscito, insieme all’altro militare a raggiungere e bloccare i due malviventi che nel frattempo si erano separati. Sono stati quindi condotti presso il comando di Desio attraverso l’ausilio di altre pattuglie dirottate dalla centrale operativa. Il carabiniere ferito al braccio è stato trasportato all’ospedale di Desio dove è stato dimesso con alcuni giorni di prognosi.

Furto di notte in un bar di Lissone: una pietra per rompere la porta

Successivamente è stato accertato che i ladri erano riusciti a entrare dalla porta d’ingresso, utilizzando una pietra di grosse dimensioni per frantumare il vetro. La refurtiva, totalmente recuperata è stata consegnata al titolare del bar.

Furto nella notte in un bar di Lissone: a testate i locali della caserma

I due indagati, il primo un 37enne di origini russe, senza fissa dimora e un 23enne di origini magrebine ma residente in Brianza: sono stati arrestati per rapina impropria, resistenza con violenza a pubblico ufficiale. Nel tragitto verso la caserma hanno cercato di uscire dall’autovettura di servizio colpendo il finestrino; inoltre avrebbero preso a calci e pugni e testate i locali della caserma. Sono quindi stati denunciati a piede libero anche per danneggiamento. Entrambi sono stati tradotti presso la casa circondariale di Monza, su disposizione della Procura.