Non solo studenti. Perché il prossimo sciopero globale per il clima organizzato per la mattina di venerdì 27 settembre sarà un “general strike” che si prepara a coinvolgere anche i lavoratori. È questa la principale novità anticipata dai ragazzi della sezione locale di Fridays for Future, il movimento ispirato dalle azioni della sedicenne svedese Greta Thunberg, che da oltre un anno manifesta per chiedere ai governi di tutto il mondo di adottare misure urgenti per dimezzare le emissioni di anidride carbonica ed evitare l’innalzamento della temperatura del pianeta.
«Per questo motivo – ha spiegato il coordinatore del movimento per la provincia di Monza e Brianza Nicolas Torri – abbiamo preso contatti con alcune realtà sindacali attive sul territorio: Cisl e Cgil». E se una delegazione della Cisl Monza Brianza Lecco prenderà parte alla manifestazione di fine mese, la Cgil di Monza e Brianza ha organizzato per il pomeriggio di giovedì 19 settembre un incontro pubblico che vuole mettere al centro del dibattito l’emergenza ambientale. «Nel corso dei mesi abbiamo intessuto buoni legami anche con tutte le realtà politiche presenti sul territorio – ha aggiunto Samuele Duci, membro del coordinamento di FFF Monza – a cui abbiamo chiesto di partecipare allo sciopero del 27 settembre senza sventolare alcuna bandiera di partito. Perché l’emergenza climatica riguarda tutti noi». Non solo politica: attorno al movimento studentesco si sono accentrate anche parecchie realtà associative attive sul territorio del comune e della provincia, che hanno portato, la scorsa domenica, alla partecipazione di oltre trecento persone alla prima critical mass monzese, con cui è stato chiesto ai comuni della zona di “cambiare marcia sulla mobilità, per città a misura di bici”.
Una vera e propria Dichiarazione di emergenza ciclabile, che la rete ha inserito nella Dichiarazione di emergenza climatica sottoposta all’attenzione dei diversi comuni: «Finalmente abbiamo avuto un primo abboccamento anche con il comune di Monza – ha aggiunto Torri – con cui ci incontreremo nella seconda metà di ottobre». Ma sono già diversi i comuni con cui Fridays for Future ha avuto modo di dialogare, chiedendo di riconoscere il problema del cambiamento climatico e di adottare azioni concrete: Villasanta, Muggiò, Vimercate, Agrate, Desio e Brugherio da questo punto di vista hanno dato l’esempio, mentre sono stati avviati contatti con i comuni di Seregno, Nova Milanese, Meda, Cesano Maderno e Lentate sul Seveso.
«Intanto però l’appuntamento di settimana prossima, a cui invitiamo tutti a partecipare», hanno aggiunto i ragazzi: l’itinerario di massima del corteo (in questi giorni in fase di approvazione dalla questura) prevede la partenza alle 10 da piazza Citterio e poi passaggi in viale regina Margherita, Cesare Battisti, via Monti e Tognetti e via Cavallotti. Chiusura della manifestazione intorno alle 13 in piazza Trento e Trieste, dove sarà dato spazio a interventi e flash mob di sensibilizzazione.