Fratelli d’Italia chiede più sicurezza per i parcheggi e il centro di Seregno

Sotto accusa le condizioni di degrado nell'impianto di via Odescalchi ed il comportamento di gruppi di giovani nell'area centrale. Per entrambi i casi, si parla di emergenza sociale
I militanti di fratelli d’Italia davanti all’ingresso al parcheggio di via Odescalchi

È stato il tema della sicurezza il filo conduttore dell’incontro con la stampa, che il circolo di Seregno di Fratelli d’Italia ha proposto giovedì 14 luglio, scegliendo non casualmente come sede l’ingresso al parcheggio interrato di via Odescalchi, finito suo malgrado a ripetizione negli ultimi mesi al centro delle cronache, per le condizioni carenti dal punto di vista igienico-sanitario che lo caratterizzano. «Questo è un luogo significativo -ha spiegato la presidente Samantha Baldo-, perché si tratta di un impianto che è stato abbandonato al proprio destino di degrado, ma anche di microcriminalità. La situazione si protrae da parecchio e già 3 anni fa circa l’avevamo segnalata all’amministrazione comunale, d’intesa con i commercianti. Il sindaco Alberto Rossi e gli assessori Ivana Mariani e William Viganò avevano preso atto della comunicazione, ma da allora possiamo dire che non sia stato fatto nulla». L’affondo è successivamente proseguito: «Basta fare un giro sotto, per capire che la sporcizia è ovunque. Ci sono anche più persone che vivono accampate al secondo piano interrato. Purtroppo, quando un senzatetto è costretto a ripararsi in una struttura come questa per avere un ricovero, è impossibile non affermare che siamo di fronte ad un’emergenza sociale. Quello che contribuisce ad aggravare il tutto è che qui siamo in una zona immediatamente a ridosso del centro storico e questo per Seregno non è un bel biglietto da visita. Io la sera non scenderei mai da sola a parcheggiare la mia macchina in questo impianto e penso che tante donne siano della mia opinione. La paura purtroppo c’è ed è anche motivata».

Fratelli d’Italia: sotto la lente d’ingrandimento anche i giovani in centro

L’analisi non si è quindi fermata: «Sempre a proposito di centro storico, non possiamo non denunciare in questa occasione un’altra emergenza sociale. Nelle ultime settimane, gruppi di giovani si sono impadroniti dell’area e nostri militanti hanno anche documentato un antipatico faccia a faccia tra un centinaio di ragazzini e la polizia locale, che al momento dell’intervento è stata oggetto di cori ed insulti, neanche si fosse allo stadio. Questo è inaccettabile. Capiamo le difficoltà per gli operatori delle forze dell’ordine, quando ci si trova in due o tre davanti a gruppi di cento giovani, ma anche qui appunto siamo di fronte ad un’emergenza di natura sociale e bisogna fare qualcosa, per evitare che la situazione peggiori. Purtroppo, i tempi rispetto al passato, quando le divise incutevano un po’ di timore e soggezione, sono cambiati». Il focus ha infine prodotto una proposta, articolata in due filoni paralleli: «Nella maggior parte dei casi, questi ragazzini non sono nemmeno di Seregno. Servirebbero pertanto azioni efficaci, per limitare il loro ingresso sul territorio e circoscrivere almeno il perimetro della problematica. Servirebbero inoltre azioni per monitorare invece il comportamento anche dei ragazzi seregnesi, in modo che tutti abbiano l’opportunità di vivere in serenità gli spazi del centro storico in questo periodo estivo».