Finti tecnici di luce e gas truffano due anziane a Concorezzo

Ennesima truffa agli anziani, rubati oro e gioielli per 400 euro a Concorezzo.

Si sono presentati come veri e seri professionisti incaricati di provvedere alla sicurezza della clientela dell’Enel. E, purtroppo, nonostante i continui allarmi da parte dei media, della forze dell’ordine, degli incontri organizzati dall’Arma dei carabinieri, ancora oggi sono molti gli anziani che cadono nella rete di questi farabutti.

Finti tecnici di luce e gas e i controlli in casa

Questa volta è accaduto a Concorezzo, in via Monte Sabotino. Sono circa le 14 e i due lestofanti suonano alla porta di due anziane sorelle: “Buongiorno, siamo tecnici dell’Enel… dobbiamo controllare che non ci siano problemi tra la fornitura di corrente elettrica e la rete del gas… Dobbiamo controllare perché potrebbe essere molto pericoloso se ci fosse un’anomalia fra le due forniture…”. Le due donne, figuriamoci, vivono sole, perché diffidare di quelle due brave persone che girano casa per casa per aiutare la gente… Sono due belle persone, alte 1,80 vestono con due tute blu e mai si può pensare il contrario. Una volta dentro i due truffatori fanno esplodere due piccoli petardi e ottengono così lo scopo di impaurire le due donne e, soprattutto di confonderle.

Finti tecnici di luce e gas rubano gioielli e oro

Tanto che alla precisa richiesta di raccogliere tutto l’oro e i gioielli che le due vittime custodiscono in casa, non ci pensano due volte: aprono la cassaforte  et voila: prendono tutti gli oggetti di valore che vi conservavano e li poggiano su una sedia. Il tutto per un valore di 400 euro circa. A quel punto per i due malfattori il gioco è fatto: coprono il tutto con un fazzoletto per evitare chissà quali radiazioni dannose, fingono di portare a termine la loro “consulenza tecnica” e quindi, assicurando le due donne che è tutto a posto e non c’è motivo di preoccuparsi, prendono il loro fazzoletto, con tutto quello che era appoggiato sotto, salutano e se ne vanno. Alle due poverette, chiamata poi una delle figlie che le ha accompagnate, non è rimasto che portarsi presso la caserma di carabinieri e denunciare la truffa subita. L’ennesima, nel nostro territorio.