a Ferrari lancerà quindici nuovi modelli tra il 2019 e il 2022 nei diversi segmenti, e il suo suv si chiamerà Purosangue (anche se il termine suv non piace a Louis Camilleri, ceo del Cavallino). «Per me – ha detto durante il Capital Markets Day a Maranello – è impossibile avvicinare la parla suv a Ferrari. Non voglio offendere nessuno ma la parola suv non va bene. Lo chiameremo Purosangue, sarà senza dubbio un Ferrari con performance mia vista e lo lanceremo alla fine del piano nel 2022». Sul confronto in corso per il rinnovo del concord agreement in F1, Camilleri ha fatto sapere che «le discussioni stanno ancora andando avanti sia sugli aspetti tecnici sia su quelli economici. Credo che vi sia un consenso di base sui principali obiettivi, che definiremo andando avanti. Ci sono stati progressi ma siamo ancora lontani da un accordo complessivo che tutti i partecipanti sarebbero pronti a firmare».
«Ferrari – ha detto John Elkann in apertura dell’evento – costruirà un futuro all’altezza del suo passato. Sergio Marchionne ha rivestito un ruolo fondamentale nel rendere possibile questo futuro E di questo gli saremo sempre grati. Tutti coloro che conoscevano Sergio serbano nel cuore un ricordo speciale. Saprete certamente quanto amasse Ferrari. La sua intenzione era di dedicare sempre più tempo qui nei prossimi anni, dopo il suo ritiro programmato da Fca», ha sottolineato Elkann. «Il nostro ceo Louis Camilleri – ha poi proseguito – comprende lo spirito Ferrari meglio di chiunque altro. È una fortuna averlo come ceo perché in sé coniuga una carriera di spicco a capo di alcune delle società quotate in borsa di maggior successo al mondo insieme a un’approfondita conoscenza e una vera passione per Ferrari».
La serata è stata anche l’occasione per la presentazione, in anteprima e davanti a una ristretta cerchia di ospiti, di due nuovi modelli, la Monza Sp1 e Monza Sp2 . Sono le due nuove supercar – in versione limitata – del cavallino rampante, facenti parte del progetto “Icona” che vuole rilanciare con vigore il brand ripercorrendo le linee degli anni Cinquanta e Sessanta. Si tratta di un’auto scoperta in versione mono e biposto (ecco il perché del nome “Sp1” e “Sp2”).
Le due vetture speciali sono costruite su base Ferrari 812 Superfast con un motore V12 da 6.5 litri che eroga 800 CV e 718 Nm di coppia a 7.000 giri/minuto. Il design è da pura “barchetta” con la Ferrari Monza SP1 monoposto che evidenzia una soluzione rétro con pannello amovibile per chiudere l’area del sedile passeggero e la Ferrari Monza SP2 a due posti secchi divisi da un tunnel con un piccolissimo parabrezza. Entrambe le auto dovranno essere guidate con un casco.
Il nome richiama Monza per il suo autodromo ed è già stata utilizzata per un progetto nel 2008 con le lettere, SP, sigla di Special Project. La supercar debutterà ufficialmente al salone di Parigi a inizio ottobre, quando ne verrà comunicato il prezzo dei 500 esemplari che saranno messi sul mercato. Si ipotizza un prezzo superiore al milione di euro.