Creatività, carisma, coraggio e costanza. Le quattro magiche “c” che trasformano un sogno prima in realtà e poi in successo. È la storia di Irene Buffa, giovane fashion blogger monzese ora residente a Milano, che ha fatto di una passione il suo lavoro. Ma si badi, non senza lacrime e fatica perché a voler persino contare un pizzico di fortuna tra gli ingredienti segreti, la verità è che anche per vincere alla lotteria prima di tutto bisogna alzare il sedere e andarsi a comprare il biglietto.
Irene, 22 anni, è la creatrice del blog Ontomywardrobe.com (vai al blog) che fa il suo silenzioso ingresso in rete nel 2011 quando, neo diplomata in un liceo di Monza, mentre i suoi coetanei pensano a organizzare la “vacanza della maturità”, decide di esaudire il suo sogno.
«Ho scoperto i blog di moda durante l’ultimo anno di liceo. Mi affascinava il fatto che ad essi si potesse sempre attribuire un volto, una persona reale, non come i magazine. Ho deciso che durante l’estate ne avrei aperto uno tutto mio – racconta la blogger – Tutto è iniziato più per gioco che per altro. Con l’aiuto di mia sorella e amiche scattavamo foto non appena possibile. Ad essere sincera il risultato era terribile».
Poi la svolta e l’incontro con l’attuale fidanzato Roberto Campos, fotografo prima per passione e ora collaboratore del New York Times durante la settimana della moda a Milano e Parigi, insieme danno un tocco professionale al sito che diventa, come è stato definito da Meltybuzz.it, “un fashion magazine di livello”.
Da qui il blog si espande e inizia a fare notizia, i follower aumentano ed escono da quella che è la “friend zone”. Essenzialità, pulizia di grafica e immagini, uno stile sempre sul classico-minimal arricchito da un onnipresente ma delicato ecletticismo, diventano le parole d’ordine.
«Ricorderò sempre il primo commento ricevuto, una delle mie blogger americane preferite, già molto conosciuta – continua Irene – Con i grossi numeri arrivarono i primi progetti». Dior, Max Mara, Fay, Borsalino, in tre anni Ontomywardrobe scala l’impossibile e a maggio 2014 per la rivista web Scenario Magazine si classifica al 12esimo posto nella top50 dei blogger italiani più seguiti con 200mila visitatori mensili, il 30% statunitensi. Ma attenzione perché i vecchi detti aspettano sempre dietro l’angolo e non è tutto oro quel che luccica.
«La vita delle blogger non è solo indossare capi bellissimi che vengono regalati o essere pagate per farlo, partecipare ad eventi glamour, essere invitate in resort in giro per il mondo – sottolinea Irene – Ci sono tante notti insonni e sveglie alle 5. Durante una Fashion Week la giornata inizia alle 6, con una sfilza di sfilate fino alle 21 e magari poi party a cui non si può rinunciare. Bisogna incastrare tutti gli eventi sui tacchi anche per dodici ore».
La vita dei sogni (di tanti) ha un prezzo come ogni altra cosa. La soddisfazione di veder realizzato il proprio progetto invece sicuramente non ce l’ha.
«Non amo considerarmi una blogger di successo. Per carattere non mi sento mai arrivata, più obiettivi raggiungo più me ne prefisso».
C’è chi si lancia e lotta e chi non tenta o rinuncia. La storia è scritta dai primi, in tutti i sensi.