Ha cercato di fuggire lanciandosi nelle acque gelide del Lambro ma non ha fatto i conti con il fatto di non sapere nuotare ed è quindi stato tratto in salvo (e arrestato) dai carabinieri di Monza. È l’epilogo di un pomeriggio movimentato, giovedì 30 novembre.
Tutto inizia infatti alle 15 quando un 40enne di Desio e un 25enne originario del Napoletano e domiciliato in Brianza, a Lissone affrontano con un coltello un automobilista e lo costringono a cedere loro la sua vettura, una Fiat Tipo con la quale si spostano a Monza, dove in centro, prima in viale Regina Margherita, poi in via carlo Alberto rapinano due anziane.
La prima, di 84 anni, minacciata con il coltello, deve lasciare la borsetta e cade a terra per lo spavento. Stessa sorte, poco dopo, per una 86enne. Alle calcagna dei due, tuttavia, ci sono i carabinieri che intercettano la Tipo rubata fra viale Regina Margherita e viale Cesare Battisti. Inseguiti, i due balordi non si arrendono. Anzi. Imboccano via Grossi, poi viale Regina Margherita, passando con il semaforo rosso e via Boccaccio in contromano. Uno schianto contro un panetto di cemento li costringe a proseguire la fuga a piedi verso il parco e il santuario delle Grazie.
Giunto su un ponte che sovrasta il Lambro, il 40enne cerca di buttarsi in acqua. Un carabiniere lo trattiene mentre un secondo va a bloccare il complice. Riuscito a liberarsi il 40enne si lascia cadere nel Lambro, ma non sa nuotare e chiede aiuto, teme di affogare. I due carabinieri si lanciano e lo salvano. Il complice, libero, cerca di allontanarsi ma viene subito bloccato da un’altra pattuglia. I due, già noti per reati contro il patrimonio, sono stati arrestati per rapina, furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Sulla Tipo rapinata al lissonese i militari hanno trovato due coltelli con lame di 20 e 24 centimetri.