“Facciamo come a Chicago, un esercito di gatti per liberare dai topi via Amati di Monza”

Il consigliere comunale Stefalo Galli (FdI) ha portato in aula il disagio di chi abita in quella zona: "siamo di fronte a un problema di decoro e di igiene"
Un topo fotografato in  via Cortelonga a Monza
Un topo

Perché non assoldare qualche gatto per liberare i residenti e i commercianti di via Amati dai topi che infestano la strada? Il suggerimento è stato lanciato all’amministrazione da Stefano Galli di Fratelli d’Italia che lunedì ha portato in aula il disagio di chi abita in quella zona. «Sono arrivate diverse segnalazioni – ha spiegato – siamo di fronte a un problema di decoro e di igiene» che, tra l’altro, penalizza i titolari dei negozi di alimentari che si affacciano sulla via.

Monza, i suggerimenti di Galli (FdI) per liberarsi dei topi

L’esponente della minoranza, dopo aver chiesto al sindaco e agli assessori se hanno in programma qualche intervento per eliminare i ratti, ha illustrato le soluzioni adottate in altre città che potrebbero essere prese a modello. «Ci sono diversi approcci – ha affermato – per affrontare la questione“. A Chicago, ha raccontato, il risultato è stato centrato «in modo naturale» liberando mille gatti randagi che si sono scatenati nella caccia ai roditori. Galli non ha, però, precisato se i felini, a loro volta, hanno suscitato qualche lamentela tra la popolazione. A Parigi, invece, l’amministrazione ha optato per una strategia differente: ha preferito disseminare di cibo il sottosuolo in modo da attirare i topi e allontanarli dalla superficie. Altrove, ha aggiunto il consigliere, si ricorre a metodi meno romantici tramite le derattizzazioni effettuate da ditte specializzate.

Monza, il precedente: condominio invaso dai ratti

Non è la prima volta che a Monza viene segnalata la presenza massiccia di topi: un paio di anni fa una colonia ha assediato per diverso tempo un condominio di via Manara abitato da oltre cinquanta famiglie. I ratti, attratti dai sacchi della spazzatura esposti in attesa del passaggio dei mezzi della nettezza urbana, comparivano a centinaia la sera in cerca di scarti alimentari: in più occasioni hanno rosicchiato perfino i cavi delle auto parcheggiate. Per parecchi mesi gli inquilini sono stati costretti a convivere con animali lunghi fino a venti centimetri che all’imbrunire uscivano dalle tane e iniziavano a scorrazzare per il cortile e il vialetto esterno, contro i quali risultavano inefficaci le trappole posizionate dall’ufficio ecologia del Comune