Ex clinica Santa Maria di Seregno, al via i lavori propedeutici all’abbattimento

La maestranze della Dsg Demolizioni Speciali di Casnigo cominceranno la prossima settimana le opere di disboscamento. La demolizione sarà completata in autunno
Il cortile interno dell’ex clinica Santa Maria

Entrerà nel vivo la prossima settimana l’iter per l’abbattimento dell’edificio dell’ex clinica Santa Maria, il rudere tra le vie Settembrini e Circonvallazione, che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale di Seregno è destinato a lasciare spazio ad un moderno polo dell’innovazione. Secondo il cronoprogramma, infatti, le maestranze della Dsg Demolizioni Speciali di Casnigo, nel bergamasco, che si è aggiudicata l’appalto relativo, per un importo contrattuale di circa 400mila euro, cominceranno le opere di disboscamento all’interno del perimetro, abbandonato fin dal 1970, quando il primo ospedale privato nella storia locale terminò la sua attività. Seguirà la rimozione delle lastre in amianto ancora presenti nel comparto, intervento che, anche per i passaggi burocratici necessari, richiederà alcune settimane, prima che inizino le procedure vere e proprie di demolizione dell’immobile, che escluderanno la sola cappellina. Quest’ultima sarà preservata, con successiva riconversione ad una finalità da definire. Ragionevolmente, l’intero percorso dovrebbe concludersi in autunno.

Ex clinica Santa Maria: sul posto un nuovo polo dell’innovazione

Quello che resta della cappellina che sarà preservata

Come detto, sul sedime che oggi è occupato da quel che resta della clinica Santa Maria, l’amministrazione comunale intende realizzare un polo dell’innovazione, per cui appena qualche settimana fa è stato sottoscritto un accordo con Arexpo, società privata milanese a maggioranza pubblica, fondata nel 2011 per l’acquisizione delle aree che hanno ospitato l’Expo nel 2015 e che in partnership con Lendlease ha poi sviluppato il Mind (Milano Innovation District). L’intesa mira alla predisposizione di un progetto che riqualifichi il contesto, che ha una superficie costruita di 3mila 825 metri quadrati ed una superficie territoriale di 3mila 800 metri quadrati. La scelta operativa adottata, recependo gli input dell’agenda strategica 2030, che ha indicato per Seregno una vocazione a crocevia di servizi avanzati, benessere, innovazione, cultura, welfare di comunità, sostenibilità e resilienza, è appunto un polo dell’innovazione, articolato come un centro formativo-tecnologico altamente innovativo, in grado di accogliere al suo interno un istituto tecnico superiore, laboratori, spazi per piccole e medie imprese, caratterizzate sempre da una vocazione all’innovazione, startup, incubatori e laboratori di sperimentazione tecnologica condivisa, i cosiddetti fab-lab, nel solco tra l’altro di quanto stabilito recentemente dalla commissione europea, per saldare la ripresa post pandemica allo sviluppo delle competenze, all’istruzione ed alla formazione