Esondazione del Lambro a Monza, chiesti 610mila euro di risarcimenti alla regione

Circa 300mila euro di beni pubblici danneggiati, 150mila per le abitazioni private, altri 160 per le attività commerciali: sono i 610mila euro di risarcimenti chiesti da Monza alla regione lombardia per l’esondazione del Lambro.
L’esondazione del Lambro a Monza  del 12-13 novembre 2014
L’esondazione del Lambro a Monza del 12-13 novembre 2014 Fabrizio Radaelli

È tempo di tirare le somme, e farlo tocca a regione Lombardia. Le richieste di risarcimento per i danni che privati e aziende hanno subito durante l’ultima esondazione del fiume Lambro in città nel novembre 2014 sono state raccolte dagli uffici dell’amministrazione comunale: i faldoni, ora, si trovano al vaglio dei tecnici regionali. Dieci le domande inviate da parte di privati cittadini, per danni pari a circa 150mila euro: la richiesta di contributi ha riguardato il ripristino strutturale e funzionale degli immobili – vale a dire dalle strutture agli impianti, dalle finiture ai serramenti, ad esclusione, però di beni mobili ed elettrodomestici.

Tre le attività commerciali e quelle economiche che hanno compilato i moduli per il rimborso anche dei danni subiti alle scorte di prodotti finiti, semilavorati e materie prime che siano andati danneggiati o distrutti, o che comunque non siano stati più utilizzabili: il totale si aggira sui 160mila euro.

A questo gruzzolo si aggiungono altri 300mila euro circa di danneggiamenti e guasti ai beni pubblici, strade in primis. «I danni sono stati sicuramente maggiori – hanno commentato dagli uffici della protezione civile – Ma con ogni probabilità hanno colpito beni esclusi dalle possibilità di risarcimento, come automobili, arredi e muri. E poi la finestra temporale per presentare la domanda di risarcimento era davvero stretta: sono stati solo una decina i giorni a disposizione di quanti avessero voluto inviare i moduli tramite posta elettronica certificata o consegnarli a mano allo Sportello al cittadino».

Infatti una parziale stima sui danni provocati in città, realizzata dalla protezione civile all’indomani dell’esondazione di metà novembre, si aggirava attorno ai 5,7 milioni di euro: una cifra che, come già era stato previsto dai tecnici comunali, difficilmente sarebbe potuta rientrare. All’attesa per i rimborsi se ne aggiunge una seconda, quella relativa alla data di inizio dei lavori di messa in sicurezza del fiume. Gli interventi saranno finanziati con un milione di euro messo a disposizione da regione Lombardia nell’ambito dell’accordo che è stato firmato anche con Aipo nel luglio del 2014.

Nel piano rientrano tre diverse tipologie di operazioni: la messa in sicurezza dell’area delle Grazie Vecchie, la realizzazione di opere idrauliche nell’area dove Lambro e Lambretto si congiungono e, infine, la ripulitura dell’alveo del fiume e delle sue sponde nella zona che da San Rocco porta verso il comune di Brugherio per migliorare la scorrevolezza delle acque.