“SOS medici di base”: il Partito Democratico della Lombardia si mobilita con banchetti di raccolta firme per chiedere alla Regione di garantire più medici, pediatri e medicina del territorio. «20 anni di Lega in Regione hanno portato al disastro della sanità territoriale. Centinaia di Comuni e territori lombardi sono affetti da una grave carenza di medici di base e di pediatri di libera scelta, con estremo disagio di tutta la cittadinanza ed in particolare delle fasce più fragili – spiegano dal Pd – Tra il 2020 e il 2021 la pandemia ha evidenziato in modo ancora più evidente le carenze profonde in relazione all’efficienza organizzativa e alle risorse dedicate nella nostra Regione alla medicina territoriale».
Il Partito Democratico scende in piazza anche in Brianza (banchetti già allestiti da alcuni giorni a Nova Milanese, Cesano Maderno, Lissone, Muggiò, Varedo, Seveso) per «rilevare i bisogni dei cittadini per determinare l’assegnazione dei medici in base alle reali necessità dei Comuni, quartieri e territori lombardi», «semplificare la procedura di “scelta e revoca” del medico di base attivando convenzioni con le farmacie degli uffici postali», «ridurre gli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei medici di base e di pediatri di libera scelta», nonchè «la sostituzione programmata dei medici fatta con largo anticipo, così da non lasciare scoperti centinaia di Comuni, quartieri e territori lombardi», «più borse di studio per la formazione dei medici di base proseguendo con una disponibilità che non sia inferiore a quanto attualmente previsto a livello nazionale di 832 unità per la regione Lombardia e indirizzandosi verso l’equiparazione economica alle borse di specializzazione ospedaliera».
Il Pd della Lombardia chiedere inoltre incentivi ad esercitare negli ambiti carenti e nei territori più complessi «mettendo a disposizione dei medici spazi pubblici inutilizzati e prevedendo bonus finalizzati all’assunzione di personale infermieristico e di segreteria» e che in situazioni di grave emergenza, i medici di base mancanti «devono poter essere sostituiti in tutto e per tutto da altri professionisti che, pur non avendo la specializzazione, hanno però maturato una significativa esperienza».
Un tema molto sentito dalla popolazione e di stretta attualità anche in Brianza dove si registrano Comuni affetti da situazioni di mancata stabilità con evidenti ripercussioni sui pazienti.