Emanuele Bergamo, l’autodromo di Monza è il suo regno: “Schumi il mio preferito”

In pensione dal 2008, l'ex poliziotto è presidente della Associazione Polizia di Stato di Monza: da Alesi a Schumacher fino al Rally di Monza ha tanti aneddoti da raccontare
Emanuele Bergamo con Cinzia Pasqua all'autodromo di Monza
Emanuele Bergamo con Cinzia Pasqua all’autodromo di Monza Fabrizio Radaelli

L’Autodromo è sempre stato il suo regno. Perché qui si è occupato di pubblica sicurezza durante i Gran Premi e le gare più importanti, come operatore della Polizia di Stato. Ma qui ha anche gareggiato nel Rally di Monza, al volante di vetture che riusciva a spremere al massimo. I cavalli sotto il cofano non erano proporzionati alla sua grande passione. Ora torna puntualmente nel «Tempio della velocità» come presidente dell’Associazione Polizia di Stato di Monza. L’associazione, composta da volontari, collabora con le Forze dell’Ordine. Senza l’Autodromo, insomma, Emanuele Bergamo, 69 anni, nato a Latina e monzese d’adozione e di residenza, non ci può stare. In questi giorni presta servizio con Cinzia Pasqua, responsabile del Gruppo di Volontariato e della Protezione Civile dell’Associazione Polizia di Stato.

Poliziotto in pensione e presidente della Associazione Polizia di Stato di Monza: “Quanti ricordi in questo circuito”

Bergamo è in pensione dal 2008. Ha lasciato il servizio come sovrintendente capo. «In effetti – spiega – a questo circuito mi legano tanti ricordi. Sono stato di servizio per 25 Gran Premi. Una persona che ricordo sempre volentieri è Romolo Tavoni, zio Romolo. Uno come lui è indimenticabile». Tavoni, già segretario di Enzo Ferrari, fu direttore di pista dell’Autodromo. Bergamo seppe guadagnarsi anche la simpatia di diversi piloti e personaggi del mondo dello spettacolo.

Emanuele Bergamo e l’autodromo, ha anche partecipato al Rally di Monza

«Jean Alesi – specifica – mi regalò il casco che utilizzò nell’ultima gara. Ho fatto da scorta a Silvester Stallone. A Michael Schumacher organizzavo le partite di pallone a Monza. Un giornalista arrivò a scrivere che ero la scorta segreta del campione tedesco. Ma è proprio Schumacher il mio pilota preferito». Il monzese di Latina non si è limitato a vivere l’atmosfera corsaiola a bordo pista in maniera asettica. Anzi. A partire dagli anni Novanta, infatti, ha gareggiato in una decina di edizioni del Rally di Monza, la classica gara di chiusura della stagione motoristica.

Bergamo ha iniziato a cercare di farsi largo in pista con un’Alfa 33. Poi è passato a una Ford Sierra Cosworth. In seguito ha utilizzato una Escort Cosworth e una Mitsubishi Evo7. A fine carriera si è affidato a una Fiat Grande Punto Turbo Diesel, vettura che possiede tuttora. «Le macchine che ho guidato nel Rally di Monza – ammette – non erano competitive al massimo. Ma non ho rimpianti. Qualche bella soddisfazione me la sono tolta. Nel 2005, per esempio, con la Escort Cosworth sono arrivato secondo nel campionato europeo rally riservato alle Forze di Polizia».