Il collegio plurinominale della Brianza “allargata” per la Camera dei Deputati vede in lizza diversi “big” nazionali. Tra questi figura, a sorpresa, anche l’ex premier Giuseppe Conte, capo politico (e capolista) del Movimento 5 Stelle, che ha scelto di concedere un’intervista al Cittadino.
Elezioni: la voce dei sondaggi
Mancano pochissimi giorni al voto: gli ultimi sondaggi pubblicati vi davano in forte rimonta. Che cosa è cambiato?
“Gli italiani hanno compreso che il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica coerente e credibile. La destra non è d’accordo su niente, dalla Flat tax allo scostamento, fino all’immunità parlamentare. Il Pd invece ha rotto con noi per difendere un’agenda Draghi che non esiste, per poi finire alleato solo di chi ha votato per 55 volte contro la fiducia a Draghi. Infine c’è Calenda al quale, fino a poche settimane, faceva “orrore” – e lo capiamo – l’idea di una alleanza con Renzi. Noi abbiamo un progetto chiaro e i cittadini sanno che possono contare su di noi“.
Elezioni: il reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è stato realizzato dal suo primo governo. Cosa risponde a chi ne propone la cancellazione?
“Tra chi vuole abolirlo c’è chi guadagna 500 euro al giorno e se la prende con chi riceve 500 euro al mese per andare avanti. O c’è chi spende con un solo volo su un jet privato, quanto un italiano in difficoltà riceve in quasi due anni sotto forma di Reddito. È gente che vive fuori dalla realtà. Dell’utilità della misura hanno parlato in tanti, dall’Istat a Bankitalia. Del Reddito dobbiamo migliorare la parte sulle politiche attive del lavoro, ma non permetteremo che venga cancellato, con la povertà non si scherza“.
Elezioni: l’endorsement di Mario Monti
Il senatore Mario Monti ha recentemente detto che il merito della consistenza dei fondi Pnrr assegnati all’Italia è da ascrivere al suo esecutivo. Un “endorsement” inatteso.
“La cosa veramente incredibile è che qualcuno debba precisarlo. Il senatore Monti ha affermato una verità che è sotto gli occhi di tutti e di cui sono orgoglioso, perché ho fatto del bene al mio Paese. Chi prova a intestarsi il merito di quel lavoro portato avanti in sede europea giorno e notte, in un periodo difficilissimo per l’Italia, fa un po’ sorridere“.
Inevitabile parlare della crisi energetica: i rischi a livello socio-economico sono forse senza precedenti. Come è possibile uscirne?
“Abbiamo suggerito diversi mesi fa di affrontare la questione in Europa, lavorando a un Energy Recovery fund sulla falsa riga del Pnrr. Abbiamo chiesto, anche in parlamento, uno scostamento di bilancio che potesse aiutare famiglie e imprese nell’immediato. Ma partiti e governo non ci hanno ascoltato. Avevano altre priorità, come le armi“.
Elezioni: la politica estera
Durante i suoi mandati da premier l’Italia intrattenne rapporti cordiali sia con Washington che con Mosca e Pechino. Che giudizio da dell’atteggiamento tenuto dal Governo Draghi sulla crisi in Ucraina e, in generale, sulla sua politica estera?
“Durante i miei governi ho confermato la collocazione dell’Italia nella storica cornice euroatlantica, una posizione che ovviamente rivendichiamo e confermiamo. Abbiamo però notato e fatto notare come, nella gestione della crisi ucraina, l’Italia non sia stata in grado di recitare il ruolo di guida dell’Europa, in un contesto in cui era politicamente possibile. Avremmo potuto intensificare l’azione diplomatica rispetto a quella militare. Ma non è successo“.
Elezioni: la prima urgenza per l’Italia
Qual è, oggi, la prima urgenza per il Paese?
“Ne indicherei tre. Il caro bollette, il lavoro e la crescita. Per la prima urgenza servono aiuti subito e non pannicelli caldi. Per il lavoro bisogna combattere il precariato e introdurre il salario minimo legale, incentivare contratti a tempo indeterminato e approvare il taglio del cuneo fiscale. Per la crescita dobbiamo sostenere le nostre imprese con il taglio dell’Irap e aiutare quelle che investono nell’innovazione digitale e nelle rinnovabili. E poi semplificare il fisco. Dobbiamo sempre ricordarci che c’è un ceto medio che col costo della vita così alto si è impoverito e quindi va sostenuto“.