Tra una settimana a Biassono i bambini e i ragazzi rivivranno un’atmosfera di altri tempi con la vendemmia dello Sgurbatel: l’appuntamento per la raccolta dell’uva è fissato per sabato 3 settembre alle 8.30. A quella che da qualche stagione è diventata una sorta di festa per i più piccoli quest’anno parteciperanno i giovani della cooperativa sociale Il Seme, coinvolti da alcuni mesi nel progetto che, spiega il sindaco Luciano Casiraghi, è diventato ancora più inclusivo.
Ecco lo Sgurbatel: uva pigiata dai ragazzi nell’ex oratorio femminile
Venerdì mattina il primo cittadino ha effettuato un ultimo sopralluogo insieme agli esperti che si prendono cura del vigneto: sabato pomeriggio, a differenza del passato, l’uva sarà pigiata dai ragazzi non in un’azienda dell’Oltrepo pavese ma negli spazi dell’ex oratorio femminile dove sarà anche trasformata. Sempre a Biassono il vino rosso e rosato ricavato dai grappoli di Pinot nero sarà lasciato riposare e poi imbottigliato: lo Sgurbatel sarà distribuito in occasione di alcune manifestazioni in cambio di offerte libere che saranno destinate dall’amministrazione al sostegno di progetti sociali.
Ecco lo Sgurbatel: ipotesi di 5-6 quintali d’uva
Il risultato della vendemmia dipenderà anche dal tempo dei prossimi giorni: «Speriamo che non piova troppo e che non grandini – afferma Antonio Mondella, l’operaio del Comune che ha seguito l’evoluzione del vigneto – arrivati a questa fase l’uva ha bisogno di poca acqua».
Quest’anno lo Sgurbatel ha sofferto non solo per la siccità e per il gran caldo, ma anche per la cimice japonica: «Abbiamo scoperto un focolaio – precisa Mondella – ma siamo riusciti a contenere la riproduzione degli insetti con l’utilizzo delle trappole e di prodotti naturali».
Le condizioni climatiche quasi estreme protrattesi per mesi e la presenza del coleottero di origine asiatica hanno, però, pregiudicato la resa della vigna: il raccolto, se non subentrerà il maltempo, dovrebbe attestarsi attorno a 5-6 quintali di uva a fronte degli oltre 8 ipotizzati in primavera.
Ecco lo Sgurbatel: la qualità si annuncia buona
La qualità, in compenso, si annuncia buona e il rosso dovrebbe raggiungere una gradazione alcoolica attorno agli 11,5-12 gradi. Il vigneto di Biassono, nato da 500 barbatelle di Pinot nero piantate nel 2014, ha consentito – non solo ai bambini – di riscoprire la memoria di quella che è stata la viticultura in Brianza, diffusa fino all’inizio del Novecento quando si è persa a causa dell’avvento della fillossera che ha distrutto tutti i filari e alla successiva industrializzazione del territorio. In questi anni il raccolto è stato più volte danneggiato dal maltempo: nel 2017