Ecclestone, quanti dubbi sulla Formula 1 a Monza: «Un caso politico all’italiana»

Bernie Ecclestone ha dichiarato che il futuro del Gran Premio di Formula 1 a Monza «è ancora incerto». E ha bollato la trattativa con gli italiani «un caso politico all’italiana». Ecco perché oggi il Gp di Monza è a rischio.
Il sito dell’agenzia Reuters con le recentissime dichiarazioni di Ecclestone
Il sito dell’agenzia Reuters con le recentissime dichiarazioni di Ecclestone

«Una cosa italiana – ha detto il boss della Fom alla Reuters -. Un sacco di conversazioni al momento e non molta azione. Mi hanno detto alcuni mesi fa “tutto è risolto, sappiamo esattamente dove siamo e tutto d’accordo, senza drammi”, e ora ho sentito che è diventato un caso molto politico. Dovranno continuare, o no. Possiamo fare nulla al riguardo». Il boss è Bernie Ecclestone, la partita delicata è quella del Gran Premio di Formula 1 a Monza. Un contratto che scade dopo la gara di settembre 2016 e che, nonostante tutte le rassicurazioni del mondo politico italiano, non sembra affatto chiusa. Anzi, per il vecchio Bernie proprio non lo è.

Tanto che lancia un chiaro ultimatum ai suoi interlocutori italiani: «Non so cosa succederà. È una cosa un po’ italiana al momento. Le uniche persone che possono risolverla sono quelle che sono attualmente coinvolte in Italia. Non c’è alcuna scadenza: possono prendere tutto il tempo che vogliono, a condizione che sia entro la fine di questo mese». Ovvero febbraio.

Una posizione che stride con l’ottimismo del governatore della Lombardia Roberto Maroni che non più tardi di una settimana fa, a inizio febbraio, aveva dichiarato: «Non ci può essere Formula 1 senza il Gran premio di Monza, l’ho ribadito a Ecclestone anche con le migliaia di firme raccolte pro Gp, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio per avere la certezza che la storia proseguirà com’è giusto che sia». Anche il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, aveva annunciato che era quasi tutto pronto. Eppure un recente vertice londinese tra Ecclestone, Sticchi Damiani e Ivan Capelli (presidente di Aci Milano) non aveva portato i frutti sperati, tanto in Italia quanto sulle rive del Tamigi. Ora il tempo per trattare è poco. Serve uno scatto per non far scappare da Monza il circus della Formula 1.