«Credo che la vostra generazione abbia tanto da fare, dovete organizzarvi non siate passivi, spingetevi nei meandri della vostra follia, mettetevi insieme, organizzatevi, saprete fare».
Lo aveva detto Oliviero Toscani agli studenti del liceo artistico Valentini in un incontro “creativo sovversivo” in Villa reale a Monza nell’aprile del 2022.
È morto Oliviero Toscani, l’annuncio della famiglia
Il celebre fotografo è morto lunedì, era ricoverato in ospedale da qualche giorno per complicazioni legate all’aggravarsi delle condizioni dopo la diagnosi di una malattia – l’amiloidosi – che non gli ha lasciato scampo come lui stesso aveva raccontato in una recente intervista. Aveva 82 anni.
“Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali“, recita la nota con cui la famiglia ha annunciato la notizia.
È morto Oliviero Toscani, i temi trattati con la pubblicità
Toscani ha segnato in modo indelebile il mondo della fotografia e della pubblicità: in un lungo sodalizio con la famiglia Benetton, marchio altrettanto celebre di maglieria, ha usato come pretesto il marketing per portare agli occhi di tutti temi sociali come l’uguaglianza, l’anoressia, il contrasto all’omofobia, la mafia, la lotta all’Aids o alla pena di morte. E anche, molto attuale, la pace: con una colomba con ramoscello d’ulivo – come quelli che da anni coltivava nella tenuta in Toscana dove aveva scelto di vivere e che lo hanno accompagnato nelle sue ultime ore – o un abbraccio tra un giovane uomo ebreo e uno palestinese.
È morto Oliviero Toscani, le parole agli studenti di Monza
“Avete una ricchezza a ricchezza, ma non siete in grado di sfruttarla. È morta. Il problema dell’Italia e degli italiani è che siamo mediocri, ognuno pensa a sé, non c’è voglia e coraggio di cambiare”, aveva detto a Monza. E ancora: “Si deve avere la forza di sovvertire nell’accezione più nobile del termine”, cioè “credere che è possibile fare quel che voi pensate impossibile, perché l’educazione vi ha castrato: siete energia, potenzialmente potete cambiare il mondo, si deve fare”.