È morto Giovanni Materia, per vent’anni manager sanitario di grande valore in Brianza

A lungo direttore sanitario nei presidi di Desio, Seregno, Giussano, Carate e nel team dirigenziale dell'azienda ospedaliera vimercatese.
Asst Brianza Giovanni Materia, a lungo direttore sanitario
Asst Brianza Giovanni Materia, a lungo direttore sanitario

È morto a 71 anni per un male incurabile Giovanni Materia: una figura che ha lasciato il segno nel mondo della sanità in Brianza. È stato lungo vent’anni il percorso che lo ha visto impegnato, sempre come alto dirigente, in quasi tutti i presidi ospedalieri della provincia di Monza.

Origini siciliane, brianzolo d’adozione dal 1999 in poi

Nato a Messina nel 1952, si era laureato in Medicina nel 1977, con il massimo dei voti e con lode. Dopo i primi incarichi come medico alle isole Eolie e poi all’ospedale di Messina, nel 1995 era stato nominato direttore sanitario a Messina. Dopo una serie di altri incarichi come dirigente in Sicilia e in Emilia Romagna, era arrivato in Brianza, dove si è svolta la parte più significativa della sua carriera.

Dal 1999 al 2005 è stato direttore sanitario all’ospedale di Desio-Seregno. Nel 2008, dopo una pausa di tre anni in cui ha assunto la direzione aziendale e generale del Policlinico universitario di Messina, è stato nominato direttore sanitario dell’azienda ospedaliera di Desio e Vimercate, un incarico che ha tenuto fino al 2011, quando è strato nominato direttore sanitario degli ospedali di Giussano e Carate Brianza, dove ha terminato il suo percorso professionale nel 2019.

Una carriera di alto livello nella sanità lombarda

Manager sanitario molto capace e preparato (aveva completato la sua formazione con due master di management sanitario all’Iref Eupolis e alla Bocconi), era un uomo di elevata cultura e di vasti interessi letterari, filosofici e artistici. Da giovane, a Messina, per alcuni anni si era dedicato anche all’impegno politico, nella Democrazia Cristiana.

Uomo attivo nel sociale, rotariano e impegnato nell’associazione Arca

Uomo generoso, aveva una sensibilità sociale fuori dal comune, che lo aveva portato a impegnarsi sempre nel sociale, ogni volta che il suo lavoro di manager sanitario gliene lasciava il tempo. In particolare, era forte il suo attaccamento per Arca, l’associazione che sostiene e forma i volontari che prestano servizio nell’hospice dedicato ai malati terminali di tumore all’ospedale Borella di Giussano. È stato anche rotariano e presidente e socio fondatore del Rotary Club la Madonnina di Milano.

Sposato dal 1981 con Peg Strano, ex prefetto, suo grande amore

Estroverso, comunicativo, la sua cifra era ogni volta una inconfondibile gentilezza e disponibilità, con tutti. Uomo riservato e geloso della sua vita privata, era sposato dal 1981 con Peg Strano, prefetto in pensione. Un grande amore durato tutta la vita. È con lei che ha vissuto gli ultimi momenti della malattia, scegliendo, nelle ultime settimane, di tornare a Messina, la sua città natale.