Diventa operativo il Progetto Groane coordinato dalla Prefettura di Monza per contrastare lo spaccio di stupefacenti che interessa la zona di Parco vicina vicina alla stazione di Ceriano Laghetto. Martedì 24 settembre il Parco ha accolto il prefetto Patrizia Palmisani , l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, il questore di Monza Michele Davide Sinigaglia, il comandante del Comando Provinciale di Monza Brianza Simone Pacioni, il colonnello della Guardia di Finanza al comando provinciale di Monza Aldo Noceti, il colonnello dell’Esercito Stefano Fregona, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Desio Mansueto Cosentino oltre ai rappresentanti della Croce Rossa Italiana-Comitato Regionale Lombardia, di Asst-Rhodense, Asst Monza-Azienda Socio Sanitaria Territoriale Monza e Ats Brianza. Presenti anche una delegazione del comune di Ceriano Laghetto guidata dal sindaco Roberto Crippa e i vertici del Parco con il presidente Roberto della Rovere e il direttore Mario Roberto Girelli
Il progetto prevede un coordinamento tra azione repressiva e di sorveglianza del territorio e le attività socio sanitarie ed educative coordinate da Regione Lombardia con l’Ats della Brianza, il supporto di Croce Rossa Italiana e gli operatori del privato sociale. Fino alla fine dell’anno, nella prima fase, è prevista l’attivazione di un presidio mobile il martedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 18 con la presenza di personale sanitario (soccorritori e infermieri) e socio-educativo, sull’area comunale di Ceriano Laghetto. Come nell’esperienza già avviata a Milano nel cosiddetto Bosco della droga a Rogoredo.
«Tra le attività svolte – ha detto l’assessore Gallera – ci sarà quella di counselling e consegna informata di materiale sanitario (scambio-siringhe e materiale sterile), la rapida attivazione dell’emergenza/urgenza in caso di necessità, piccoli interventi sanitari e medicazioni, orientamento ai Servizi territoriali che si occupano di dipendenze e di accoglienza. Esiste un mondo luminoso fuori dal tunnel della droga e le istituzioni hanno il dovere di lavorare insieme per renderlo possibile. In questo primo periodo abbiamo previsto l’attivazione di un presidio mobile».
«Ritengo sia fondamentale che le circa 60 guardie del parco presenti in Lombardia, 8 dei quali al Parco delle Groane, vengano utilizzati con sistemi più adeguati ed equipaggiati meglio, ovvero con droni, body cam e telecamere», ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale Riccardo De Corato, nel ringraziare i carabinieri del Comando provinciale di Milano «per aver arrestato 16 persone accusate di traffico di droga in un bosco nei pressi del Parco delle Groane».