Un altro beato per la Brianza, terra particolarmente ricca di santità. Il venerabile don Mario Ciceri è beato dal 30 aprile, nel Duomo di Milano. Il sacerdote, nativo di Veduggio con Colzano e prete a Sulbiate, è stato canonizzato nello stesso giorno di Armida Barelli, cofondatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il rito sarà presieduto dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza di papa Francesco.
La vita di don Ciceri
Don Ciceri nacque l’8 settembre 1900 e sentì presto la vocazione: in seminario a Seveso, visse la sua formazione nel periodo della Grande guerra. Qui scrisse per “Il nodo”, un foglio nato per tenere in contatto le famiglie dei seminaristi al fronte con le famiglie. Don Mario venne ordinato sacerdote nel 1924 per essere poi destinato alla parrocchia di Sant’Antonino Martire a Sulbiate, frazione di Brentana.
Fu particolarmente impegnato con i giovani, senza dimenticare i malati e i più poveri. Durante la Seconda guerra mondiale il sacerdote ideò il bollettino “Voce Amica”, dedicato ai giovani militari lontani da casa e fu impegnato a dare rifugio a quanti erano in fuga per motivi politici, rischiando anche l’arresto in prima persona. Anche i malati, specie i più poveri, ricevevano le sue cure. Il giovane sacerdote non volle accettare altri incarichi, per continuare ad aiutare la gente di Sulbiate e dei paesi vicini. Il 9 febbraio 1945, don Mario fu investito da un calesse mentre era in bici.
Mentre i suoi giovani facevano a gara per donargli sangue e cercare di salvagli la vita, lui dichiarava di voler offrire la propria vita per la fine della guerra. Morì il 4 aprile 1945.
Il miracolo di don Ciceri
La sua fama di santità e il suo impegno sono stati portati avanti dall’associazione Don Mario Ciceri onlus. La vita di don Mario Ciceri (presto beato) diventa uno spettacolo teatrale si è svolto tra il 2003 e 2004, mentre il decreto sull’eroicità delle virtù è del 1° dicembre 2016. Nel novembre 2020 la Congregazione delle Cause dei Santi ha promulgato il decreto relativo al miracolo attribuito all’intercessione del sacerdote, che si riferisce a una bambina di 7 anni, Raffaella Di Grigoli. Nel 1975 la piccola fu ricoverata all’ospedale Valduce di Como, per gravissimi problemi al colon.
Due interventi chirurgici non risolsero la sua situazione. Quando neppure un terzo intervento sembrava servire, la zia della bambina ricorse all’intercessione di don Mario. Informò del caso la sorella del sacerdote, che consegnò alla famiglia un foulard a lui appartenuto. La madre della bimba lo posò più volte sul suo corpo, pregando con tutta la famiglia. Il quadro clinico migliorò e la bimba venne dimessa.