Il mercato della distribuzione automatica contro lo spreco alimentare. Giovedì 14 luglio, nella sede muggiorese del Banco alimentare di Lombardia si è svolto l’incontro con i vertici di Confida, l’associazione italiana di distribuzione automatica.
Distributori automatici solidali: collaborazione tra Confida e Banco
La collaborazione a livello locale, nata in seguito alla sottoscrizione dell’accordo nazionale, prevede la raccolta e donazione delle eccedenze alimentari del settore della distribuzione automatica da parte del Banco alimentare ad enti convenzionati che si occupano di aiutare famiglie e persone in difficoltà.
Distributori automatici solidali: in Lombardia 495 aziende impegnate, 50 in provincia di Monza
L’Italia è il Paese europeo dove è maggiormente diffusa la presenza di distributori automatici con oltre 820.000 macchine sul territorio nazionale (in Francia sono 626.000 e 611.000 in Germania). E la Lombardia è la prima regione italiana per imprese impegnate nel settore della distribuzione automatica, con oltre 495 aziende impegnate (50 quelle operative in provincia di Monza e Brianza).
Distributori automatici solidali: a livello nazionale previsione di 250 tonnellate di cibo donate
All’appuntamento nella sede di Muggiò del Banco alimentare erano presenti il presidente delle imprese di gestione di Confida, Pio Lunel, e il delegato della Lombardia, Luca Amoruso, insieme a Dario Mazzucchelli, membro del consiglio direttivo di Banco alimentare Lombardia.
«Lo scorso 14 maggio abbiamo sottoscritto in accordo con Fondazione Banco alimentare attraverso il quale pensiamo di poter donare, a livello nazionale, circa 250 tonnellate di cibo alle persone in difficoltà», ha spiegato Lunel.
Distributori automatici solidali: le dichiarazioni
«Per Banco alimentare si tratta di una preziosa opportunità per salvare cibo dallo spreco, e per dare aiuto alimentare a persone e famiglie che ne hanno bisogno», ha aggiunto Dario Boggio Marzet, presidente di Banco alimentare Lombardia.
Attivo dal 1989, il Banco alimentare recupera le eccedenze di cibo per ridistribuirle a oltre 7.600 organizzazioni che sostengono quasi 1.700.000 persone.