“Dialoghi di pace” a Seregno per tutta la zona pastorale di Monza

I “Dialoghi di pace” sono stati proposti in forma unitaria per l’intero territorio della zona pastorale di Monza a Seregno.
La scena dei Dialoghi di pace
La scena dei Dialoghi di pace Paolo Colzani

Per la prima volta da quando è nato il progetto ideato da Giovanni Guzzi, martedì 20 aprile i Dialoghi di pace, lettura in musica del messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della pace, sono stati proposti in forma unitaria per l’intero territorio della zona pastorale di Monza. L’occasione è stata fornita dalla comunità pastorale San Giovanni Paolo II di Seregno, che ha voluto ospitare l’evento nel Santuario di Santa Valeria, alla vigilia dell’avvio della programmazione di una delle feste patronali più tradizionali in Brianza.

La serata, che ha registrato un buon pubblico in presenza e può essere rivista sulla pagina di Youtube della parrocchia di Santa Valeria, ha visto Elena Galbiati, Mariapia Ferrario, Mauro Frigerio, Bruno Merlini ed Angelica Stasio alternarsi nella lettura del testo del Pontefice argentino, che nel 2021 ha avuto come tema “La cultura della cura come percorso di pace”: significativa è stata la scelta di affiancare ai lettori ormai abituali Ferrario, medico, e Stasio, soccorritrice di Seregno soccorso, che hanno simboleggiato le figure che, da un anno a questa parte, sono di aiuto alla popolazione, a titolo professionale o di volontariato, nell’affrontare l’emergenza sanitaria. I cinque sono stati accompagnati al piano o all’organo da Eugenio Pruonto, organista di esperienza consolidata, e da Mirko Galli, giovane allievo della scuola Sim di via Porta.

«Molti di noi – ha quindi spiegato monsignor Luciano Angaroni, vicario episcopale della zona di Monza, intervenuto con monsignor Bruno Molinari, prevosto di Seregno – hanno ancora negli occhi e nel cuore l’evento straordinario rappresentato dal viaggio del mese scorso di Papa Francesco in Iraq. È stato un modo per prendersi cura di questi cristiani in una terra così martoriata, ma è stato anche un gesto di pace, con una mano tesa all’intero mondo sciita. L’incontro privato con l’ayatollah Al-Sistani è stato commovente e speriamo sia promettente. Però aver cura e prendersi cura come atteggiamento fondamentale per la pace non deriva solo dai grandi eventi, ma si nutre anche di piccoli gesti di bene, che sono possibili a tutti, come tante volte ci richiama il nostro arcivescovo. Prendersi cura è anche una delle indicazioni che i vescovi lombardi ci hanno dato per questi mesi ancora tribolati. Ringrazio per l’occasione artistica, che ci è stata offerta per fare nostro l’invito del Papa a prendersi cura degli altri, per diventare insieme artigiani di pace».

Alla serata hanno presenziato il sindaco di Seregno Alberto Rossi, il vicesindaco di Albiate Gabriel Usai, l’assessore comunale di Bovisio Masciago Simone Carcano e quello di Besana Brianza Alcide Riva.