Ha seminato il panico per almeno un’ora l’uomo che giovedì pomeriggio della scorsa settimana ha minacciato passanti e negozianti di Desio, dicendo di avere una pistola in tasca e chiedendo soldi. Per poi, subito dopo, dire che si trattava di uno scherzo. Dopo varie segnalazioni in zona stazione e in centro città, i carabinieri sono riusciti a individuarlo e raggiungerlo.
«Sono uno scrittore e sto scrivendo un thriller. Voglio vedere le reazioni della gente davanti alla minaccia di un’arma». L’uomo, 40 anni, residente a Varese, ma di fatto senza fissa dimora e con qualche precedente penale alle spalle, è stato denunciato per procurato allarme.
La sua prima “vittima” è stato uno studente fermato per la strada, in zona stazione, nel primo pomeriggio. Con un bastoncino di legno infilato nella tasca della felpa, ha sorpreso alle spalle il ragazzo e gli ha ordinato di consegnargli i soldi, sotto minaccia.
«Dammi i soldi, ho una pistola in tasca». Lo studente, spaventato, stava per prendere il portafoglio, quando si è sentito dire «Non importa, stavo scherzando». L’uomo è poi sparito velocemente. La scena si è ripetuta poco dopo, ai danni di una donna di 40 anni, che il finto rapinatore ha fermato in via Filippo da Desio. Anche lei, come il ragazzo, è stata minacciata. Ma poi l’uomo le ha detto: «Lascia stare, è uno scherzo» E anche lei come aveva fatto lo studente poco prima, ha avvisato il 112.
L’uomo si è poi spostato in via Volta e ha suonato alla porta di un’agenzia di assicurazioni. «Questa è una rapina» ha detto all’impiegata, una volta entrato nell’ufficio, indossando la felpa col cappuccio in testa e fingendo di avere la pistola in tasca. L’impiegata, spaventata, stava per consegnargli i soldi. Ma lui, come nelle altre occasioni, l’ha fermata. «Non mi interessano i soldi, era uno scherzo». Ed è uscito dall’agenzia.
Da via Volta, l’uomo si è spostato in centro. È entrato in una gelateria di corso Italia e ha fatto la stessa sceneggiata. Mano in tasca a simulare la presenza di una pistola e la richiesta di avere i soldi. «Dammi 60 euro – ha detto alla cassiera – sono armato». La donna, terrorizzata, è scappata fuori dal negozio e ha chiesto aiuto. Un passante ha preso in mano il telefono e ha chiamato il 112. Il falso rapinatore a quel punto e si è messo a parlare al telefono con la centrale dell’Arma. Intanto, è arrivata una pattuglia in corso Italia, per fermarlo.
«Sono un giornalista, uno scrittore, sto scrivendo un thriller ispirato alla banda della Magliana – ha detto ai carabinieri – Voglio che sia il più realistico possibile e per questo voglio vedere come reagisce la gente alla minaccia dell’arma». L’uomo è stato denunciato per procurato allarme.