Dopo l’appello lanciato dai comuni di Seregno, Lissone e Cesano Maderno anche Desio dice no alla tampon tax, e interviene sul taglio dell’Iva sugli assorbenti femminili. Fino alla fine dell’anno nelle tre LloydsFarmacia dislocate sul territorio cittadino- Farmacia Comunale Desio 1 (via Garibaldi, 275); Farmacia Comunale Desio 2 (corso Italia, 53); Farmacia Comunale Desio 3 (via Sempione 2), sarà azzerata l’aliquota Iva. “Con questa iniziativa vogliamo farci interpreti di una crescente sensibilità su un tema molto discusso, quello del costo di prodotti indispensabili per l’igiene femminile, a cui oggi viene applicata l’Iva al 22%, reputati come bene di lusso – afferma il sindaco Roberto Corti.
Abolire la cosiddetta “tampon tax” vuol dire agevolare l’accesso a generi di prima necessità, soprattutto da parte delle fasce meno fortunate, con la volontà di contribuire al percorso di riduzione delle diseguaglianze di genere”. La guerra alla tampon tax ha radici brianzole. La prima dichiarazione a tal proposito fu fatta dall’ex deputato monzese di Possibile Pippo Civati nel 2016. Civati, insieme agli onorevoli Beatrice Brignone, Andrea Maestri e Luca Pastorino, depositò una proposta di legge per ridurre l’aliquota dell’imposta relativa ai prodotti di prima necessitò destinati alle donne, tra i quali, appunto, gli assorbenti igienici.
A distanza di cinque anni nulla è cambiato. Nel frattempo, nel 2018, è stata lanciata una petizione sulla piattaforma on line Change.org per abbattere la tassa al 4%, come avviene per i beni di prima necessità, da parte del collettivo Onde Rosa che vede tra le fondatrici anche la segretaria dei Giovani Democratici di Monza e Brianza Agnese Zappalà.