Desio città aperta solidale con l’apicoltore che nei giorni scorsi aveva esposto uno striscione pacifista che chiedeva di fermare i bombardamenti su Gaza al suo banchetto al mercato, a Desio, che gli era costato una multa, successivamente annullata. L’associazione, impegnata nel dialogo e nella solidarietà tra i popoli di culture e fedi diverse, ha organizzato giovedì 17 ottobre una protesta, ovviamente pacifica, con un colorito sit-in con cartelli e slogan per chiedere la fine del conflitto in Medioriente.
L’apicoltore multato a Desio e la sanzione poi ritirata
L’apicoltore, Marco Borella, 42 anni, di Como, era stato sanzionato (430 euro) dai carabinieri per: ”Propaganda politica non autorizzata” dopo essersi rifiutato di rimuovere uno striscione con la scritta “Stop bombing Gaza, Stop genocide”. La decisione dei carabinieri è apparsa a molti esponenti politici di orientamento progressista e da numerosi comitati pacifisti come una scelta di campo contro la libera espressione del pensiero pacifista. La segreteria provinciale del Partito Democratico, per esempio, ha espresso la sua condanna, parlando di “un atto grave, lesivo della libertà di espressione, ingiustamente punito”. E il caso è arrivato anche in Parlamento, dove sono state presentate due interrogazioni dal senatore Tino Magni e dal deputato Nicola Fratoianni.
Apicoltore pacifista multato a Desio, il caso anche in Parlamento
I carabinieri di Desio hanno precisato di non aver mai messo in discussione il diritto a esprimere il proprio pensiero, e di non aver mai rimosso nemmeno lo striscione, ma di aver elevato la sanzione perché l’apicoltore non era in possesso dell’autorizzazione per una manifestazione politica pubblica e perché il cartellone costituiva un ostacolo e un pericolo per la sicurezza e la viabilità. Mercoledì, dopo tre giorni in cui il clima di tensione era salito alle stelle, i carabinieri hanno deciso di annullare la multa.