Desio: annullata la sanzione all’apicoltore con lo striscione pacifista

Alla fine, la multa di 430 euro all'apicoltore che aveva esposto uno striscione al mercato di Desio è stata annullata.
Striscione banchetto apicoltore
Striscione banchetto apicoltore

Alla fine, la multa di 430 euro è stata annullata. Una decisione del comando provinciale dei carabinieri di Monza. Il caso era scoppiato lunedì, quando di fronte al banchetto di un apicoltore, Marco Borella, 42 anni della provincia di Como, era stato appeso il con la scritta: “Stop bombing Gaza, Stop Genocide”. E qualcuno aveva chiamato i carabinieri.

Desio: annullata la sanzione all’apicoltore con lo striscione pacifista, le reazioni di associazioni e partiti alla multa

La decisione di multare il commerciante con una maxi-sanzione di ben 430 euro era apparsa a molti esponenti politici di orientamento progressista, e a numerosi comitati pacifisti, come una scelta di campo contro la libera espressione del pensiero. La segreteria provinciale del Partito Democratico, per esempio, aveva espresso la sua condanna, parlando di “un atto grave, lesivo della libertà di espressione, ingiustamente punito”. E il caso è arrivato anche in Parlamento, dove sono state presentate due interrogazioni dal senatore Tino Magni e dal deputato Nicola Fratoianni.

Desio: annullata la sanzione all’apicoltore con lo striscione pacifista, i motivi

Dopo aver cancellato la multa, i carabinieri di Desio hanno precisato di non aver mai messo in discussione il diritto a esprimere il proprio pensiero, e di non aver mai rimosso nemmeno lo striscione, ma di aver elevato la sanzione perché l’apicoltore non era in possesso dell’autorizzazione necessaria per una manifestazione politica pubblica e perché il cartellone costituiva un ostacolo alla viabilità e motivo di distrazione per gli automobilisti, con il rischio di incidenti.

Desio: annullata la sanzione all’apicoltore con lo striscione pacifista, la perplessità del sindaco

Perplesso è apparso il sindaco, Simone Gargiulo: «Ancora una volta l’operato delle forze dell’ordine è stato strumentalizzato a scopo politico: una sanzione elevata solo perché non era stato rispettato un regolamento, e per motivi di sicurezza pubblica, è stata utilizzata per creare un clima di tensione».