Il sindaco di Carate Brianza Luca Veggian ha sporto denuncia contro ignoti per il danneggiamento del “bellissimo gelso bianco” collocato sulla ciclopedonale di via Lombardia. Lo ha comunicato via social il 10 marzo, evidenziando che la denuncia è stata effettuata.
Una puntualizzazione che il primo cittadino si è sentito di fare perché “leggo con stupore, e purtroppo con amarezza, le accuse che sono state rivolte all’amministrazione che guido in merito agli atti vandalici”.
Il riferimento è a diversi post pubblicati, il giorno precedente, sui social tra cui quello del comitato ciVitaVerde che si batte per la tutela del verde pubblico e privato in paese: “Proprio oggi, per un semplice e spensierato sopralluogo, ci siamo imbattuti in qualcosa che credevamo ormai scongiurata: la distruzione di un esemplare secolare di Morus alba L., Gelso bianco ultimo testimone delle nostre tradizioni contadine e della meravigliosa arte della bachicoltura – così il comitato presieduto da Fabrizio Enrico Cesana – Tale esemplare, su terreno comunale e quindi di proprietà pubblica, prossimo ad essere iscritto al registro degli alberi monumentali e quindi ancor più tutelato, anche se già lo è dal regolamento del verde comunale, avrebbe dovuto essere oggetto di recupero e valorizzazione da parte dell’attuale amministrazione comunale, facendo seguito ad una proposta effettuata da noi ciVitaVerde nei mesi scorsi, alla presenza di assessori, tecnici e sindaco. Enorme è stato lo stupore nel trovarci invece davanti alla sola metà della pianta: l’altra strappata letteralmente via a colpi di pala meccanica e trattrice. Per negligenza e superficialità di chi gestisce la cosa pubblica abbiamo perso un’occasione d’oro: censire e tutelare il primo albero monumentale di Carate Brianza”.

Anche il comitato ha promesso denuncia contro ignoti. Con il Comune si è interfacciato via pec, chiedendo “immediati chiarimenti” e “l’individuazione della responsabilità di tale atto incosciente ed ignorante”.
Il sindaco ha ribattuto con un articolato post su Facebook. Oltre a chiarire che la denuncia contro ignoti era già stata da lui effettuata, ha tirato le orecchie al comitato per il modus operandi: “Questo periodo di emergenza sanitaria reputo ci abbia insegnato un valore fondamentale: nelle difficoltà è importante fare quadrato per trovare una soluzione, non puntare il dito alla ricerca di un colpevole. Davanti ad un gesto così irresponsabile mi stupisce che si debba per forza scaricare la colpa sull’amministrazione comunale”.
Un sassolino dalla scarpa, Veggian se l’è tolto anche nei confronti di “chi adombra che questo danneggiamento sia legato al progetto di costruzione della nuova piattaforma ecologica. Dice delle falsità. La posizione della pianta si trova in altro luogo ben distante da detto progetto”.