Addio a un autiere di lungo corso: si è spento il seregnese, Francesco Longoni, 99 anni, che il prossimo 27 agosto avrebbe tagliato il secolo di vita. Una meta a cui teneva moltissimo. Ma stavolta non ce l’ha fatta dopo aver superato numerose peripezie nella sua vita. Nel luglio dello scorso anno la sezione seregnese degli Autieri, per mano del presidente Ferdinando Marta, gli aveva consegnato il massimo riconoscimento dell’arma, il diploma e la medaglia di diamante per gli 80 anni di appartenenza al corpo.
Longoni, dopo essere stato arruolato a Milano al “terzo autocentro”, poi trasferito a None vicino a Pinerolo e quindi a Napoli, il 7 giugno 1941, dove veniva imbarcato sulla nave Vittoria con destinazione Tripoli in Libia, nel 36esimo autoreparto pesante. Il 14 maggio 1943, veniva fatto prigioniero dagli inglesi in pieno deserto a Capo Bon. Portato ad Orano era stato consegnato agli statunitensi, i quali, il 21 luglio 1943 lo imbarcavano sulla Lincoln Steffens con destinazione Norfolk Virginia. Negli Usa veniva trasferito in più campi di prigionia da Indianapolis ad Atterbury, Weingarten (Missuori), Fort Cook (Georgia) e Omaha (Nebraska). Il 20 marzo 1946 rientrava in Italia a Napoli.
Prima di partire per militare, era stato uno dei primi dipendenti alla carburatori Dell’Orto. A 16 anni, i fratelli Gino, Piero e Pino Dell’Orto lo destinavano al reparto magazzino addetto alle spedizioni. Al rientro da militare dopo qualche mese decideva di aprire una piccola ditta di tessitura con un amico che chiudeva nel 1977, quando intuiva che il tessile era in declino, intraprendendo il mestiere di rappresentante del settore tessile di importazioni dall’estero. Le sue esequie si svolgeranno martedì 20, alle 15, nella chiesa parrocchiale di viale Tiziano a Seregno.